L'inizio della nuova legislatura comunale, e i problemi a esso connessi, sono al centro di un intervento della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Calabria.
In particolare, il presidente della Federazione, Giovanni Perri, in una missiva inviata al sindaco di Acri, al responsabile del settore tecnico-urbanistico del Comune e, per conoscenza, all'assessore regionale all'Urbanistica, si sofferma sui Piani Strutturali Comunali.
"Le linee guida della legge urbanistica regionale ­ scrive Perri ­ per la redazione dei Piani Strutturali Comunali hanno riaffermato la necessità di affidare incarichi a un'équipe progettuale, nella quale deve essere compresa la figura professionale del dottore agronomo e/o forestale. In relazione a quanto premesso, le riassumo brevemente quanto contenuto nella legge e nelle linee guida e la legge urbanistica regionale del 23 aprile 2002 n.19 che prevedono che i Comuni debbano redigere i Piani Strutturali Comunali, strumenti di pianificazione territoriale".
La legge "prevede i limiti dello sviluppo del territorio comunale in funzione delle sue caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche, idraulico-forestali e ambientali.
Inoltre qualifica il territorio agricolo e forestale secondo le specifiche potenzialità di sviluppo.
Individua gli ambiti di tutela del verde urbano e periurbano, valutando il rinvio della programmazione di queste problematiche a specifici piani delle politiche di riqualificazione, gestione e manutenzione".
Perri quindi ricorda che la legge in oggetto "prevede di individuare zone agricole a diversa vocazione e suscettività produttiva per promuoverne lo sviluppo; di qualificare, attraverso la sistematica definizione degli interventi edilizi e urbanistici ammessi, le zone agricole del proprio territorio, in ben cinque aree con destinazione agricola, il comma 4 prevede che il lavoro di équipe venga preceduto da una rilevazione e descrizione analitica delle caratteristiche fisiche del territorio interessato e delle sue potenzialità produttive, elaborata sulla base di una relazione agro-pedologica e di uso dei suoli con particolare riferimento a parametri sia tecnici che socio-economici.
Pertanto si configura il fondamentale apporto del dottore Agronomo o dottore Forestale per la redazione dei Piani Strutturali Comunali".
Il presidente dell'ordine provinciale dei dottori Agronomi e Forestali inoltre, in un'altra lettera inviata all'interessato, ha espresso al neo assessore comunale all'urbanistica, nonché vice-sindaco, Franco Monaco, "a nome del Consiglio Direttivo dell'Ordine, apprezzamento e rallegramenti per il prestigioso incarico per la guida dell'assessorato".
"Grazie alle tue riconosciute competenze in materia di pianificazione territoriale e all'impegno che metterai a disposizione della collettività ­ scrive ancora Perri -, saranno sicuramente privilegiati la cultura e il rispetto dell'ambiente e del territorio, così pure le opere a verde, non più viste come elementi ornamentali distaccati dal contesto urbano e periurbano ove vengono messe a dimora, bensì come elementi di arredo integrati nel contesto architettonico per bene coniugare l'attività edilizia e sociale con le risorse naturali e ambientali".