Opinione Letto 2014  |    Stampa articolo

I rifiuti sul Calamo!

Angelo Turano
Foto © Acri In Rete
Cari lettori e gentilissima redazione,
compiaciuto del continuo crescendo di interesse per le tematiche trattate da questo sito, voglio esprimere il mio personale "grazie", al curatore del sito, per la possibilità offerta a tutti i cittadini di esprimere le proprie idee liberamente.
Ho molto apprezzato l'intervento di Sposato, quando invitava ad affrontare con una certa urgenza il problema del dissesto idrogeologico della zona del fiume Calamo, ma penso che qualche parola in più vada spesa sullo stato attuale delle cose.
A mio avviso, di questo fiume e del suo dissesto si continua a parlare da anni per problemi di viabilità, ma poche volte si guarda al perenne inquinamento a cui è sottoposto (senza peraltro dimenticare il fiume Mucone, che è abbandonato allo stesso destino).
Ora descrivere le scontate bellezze naturali di Acri e il suo verde, per dare maggiore risalto alla mia esposizione, mi sembra alquanto ridicolo, e per questo voglio meglio soffermarmi sul problema inquinamento, che, ad Acri come in tutto il Meridione d'Italia è strettamente connesso con l'emergenza rifiuti.
Per capire di cosa sto parlando basta rivolgere lo sguardo a via Madonna del Rinfresco, nei pressi del distaccamento comunale, e lì si può ammirare una "discarica" di rifiuti inorganici o qualcosa di simile, esattamente soprastante il letto del fiume Calamo.
Tale discarica, nonostante l'apprezzato lavoro degli addetti, raggiunge in determinati periodi, dimensioni non indifferenti, e diventa il deposito dei più svariati rifiuti, anche tossici.
Come se ciò non bastasse, la quasi totalità di tali rifiuti, viene abbandonata, sul nudo asfalto, alle intemperie degli agenti atmosferici, e l'acqua piovana, che drena l'immane fonte di veleni, si riversa nelle acque del sottostante fiume.
Non servirà, spero, ricordare a chi legge che tali acque sono impiegate nelle valli limitrofe per l'irrigazione, e buona parte dei prodotti agricoli così ricavati finisce poi sulle tavole del comprensorio Acrese!!!!!
Qualche anno fa in molti si sono vantati per il glorioso merito di aver bonificato buona parte delle discariche abusive del comprensorio, e per aver avviato la "futuristica innovazione" della raccolta differenziata, eppure persone così responsabilmente colpite dall'amore per l'ecologia, non hanno considerato la potenziale minaccia di questa discarica.
Per dovere di imparzialità e per non scadere nel ridicolo, al pari di altri, che sputano critiche "ecologistiche" per il puro piacere di polemizzare, devo precisare che l'interesse e il rispetto della "natura" Acrese è mancato anche nei decenni passati con le varie amministrazioni dell'epoca.
Il risultato di quanto dico è sotto gli occhi di tutti: la discarica della Caccia, che ha ricevuti nel corso degli anni innumerevoli tonnellate di rifiuti, è stata ed è fonte di inquinamento per il fiume Mucone.
Questa mia breve opinione, a scanso di equivoci, non vuole essere un atto d'accusa per nessun schieramento politico (a prova di ciò ho cercato di trattare il problema con una certa imparzialità), ma il modo per esporre una problematica che ci riguarda tutti a prescindere dal colore politico.
Personalmente credo che la critica non è mai tale se non finalizzata a costruire una condizione o un avvenire migliore, e con tale presupposto spero che quanto da me esposto susciti l'interesse, necessario per poter risanare la zona.

Un ultimo pensiero va alla nuova giunta a cui, accodandomi alla moltitudine di persone che mi hanno preceduto, voglio porgere gli auguri di un ottimo e proficuo Lavoro!!!

PUBBLICATO 16/5/2005

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