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Idee per un confronto ...

Luca Le Pera
Foto © Acri In Rete
Prima di iniziare è opportuno presentarsi ai gentili utenti del sito che non mi conoscono: mi chiamo Luca Le Pera e, per restare nel tema di quella che sarà la mia riflessione, sono di sinistra da sempre così come sono da sempre nipote del neo-sindaco Coschignano; se questo rapporto di parentela suscita il sospetto di una accettazione acritica da parte mia di quello che è stato e sarà l'operato della nuova amministrazione comunale, allora risparmiatevi il tedio di questa lettura. Ma se confidate almeno un po' nella mia passione politica, nata in tempi in cui mio zio non partecipava in maniera attiva alla vita politica acrese, e se confidate altresì nella mia onestà intellettuale, che qualcuno (bontà sua) mi riconosce, allora fermatevi per un attimo e discutiamo serenamente.
I miei inviti al dialogo avranno qualche destinatario preciso ma, chiaramente, sono rivolti a chi, di destra o di sinistra, si possa sentire direttamente chiamato in causa o a chi avesse solo voglia di confrontarsi.
La campagna elettorale, alla quale ho partecipato attivamente, è finita ( e già che ci sono consentitemi di ringraziare tutti quelli che hanno condiviso con me questa esperienza e che mi hanno trasmesso tanto entusiasmo e tanta voglia di rinnovamento, giovani e meno giovani); gli acresi hanno scelto il centrosinistra e adesso, dunque , smettiamola con la propaganda.
Basta con il dire che "... avete vinto solo per 90 voti!", non ha senso voler sminuire una grande vittoria con questa argomentazione, non fa bene a nessuno ma soprattutto a voi, gentili signori del centrodestra (e per alcuni avrei anche potuto usare il termine di "amici del centrodestra") perché così non riuscirete mai a capire, metabolizzare e spiegare e spiegarvi le ragioni di una sconfitta.
Il dottor Tenuta, intervistato a caldo dopo i risultati, dava la responsabilità della sconfitta a certe situazioni venutesi a creare a San Giacomo, dove molti noti personaggi di centrodestra hanno voltato le spalle ai loro rispettivi partiti dopo scelte politiche da loro ritenute sbagliate, senza però fare mea culpa per il totale abbandono al quale è stato lasciato questo vasto territorio; l'ex-sindaco continuava ad affermare che Acri-centro aveva risposto bene, cosa in parte vera, ma non valutava l'impatto negativo che certe scelte, soprattutto legate al nuovo assetto urbanistico, avevano avuto sugli elettori. Chi dalla "Catena" gurdava le ruspe che grattavano il terreno per la costruzione del palazzo dello sport aveva una certa reazione ma poi avvicinandosi al cartello che esponeva il progetto dell'opera questa reazione cambiava di colpo leggendo il nome del progettista. Non sto dicendo che questo stimato professionista non abbia le capacità ed il diritto di fare il proprio lavoro, ma forse in certe situazioni sarebbe meglio evitare di trovarvicisi.Figli di cotanto padre devono dimostrare sempre più di altri: è l'amaro destino dei figli d'arte. A proposito, volevo proprio rivolgermi al neo-consigliere regionale, con il quale volevo prima di ogni cosa complimentarmi per la bella affermazione elettorale, ringraziare per le belle parole usate in una intervista per i giovani impegnati nella politica cittadina, citando sia quelli dell'UDC che i Giovani comunisti ed i ragazzi della Sinistra Giovanile, e fare un grande in bocca al lupo per il lavoro che lo aspetta, lavoro e sforzi che se andassero verso un potenziamento delle strutture sanitarie acresi (e qui parlo al medico) sarebbe fantastico.
E' chiaro che dalla opposizione non potrà prendere tante decisioni ma potrà sicuramente controllare e pungolare; poi , a pensarci bene, negli ultimi tempi lei, io, il neo-sindaco abbiamo vissuto sulla nostra pelle, o meglio, su quella di nostri cari la carenza di strutture nel nostro comune ; se sarebbe troppo pretendere una unità coronarica per Acri o il tanto agognato posto di terapia intensiva, almeno potenziare le strutture per il primo intervento.....
Certo, e qui mi rivolgo ad un altro notissimo e stimatissimo (e lo dico con il cuore) medico, esponente dell'opposizione, esaltare tanto la nuova unità di psichiatria (che è sempre meglio che ci sia, intendiamoci!), quando le priorità del territorio sono ben altre, forse non aiuta in campagna elettorale.
Quando A. F. continua a sputare veleno dal suo sito, quando mette sulla sua home le foto di come erano e di come sono certe zone di Acri, dimenticando che sono tutte opere ideate ed in parte realizzate dalla sinistra acrese, forse non da una mano al necessario confronto nel centrodestra acrese.
Criticare aprioristicamente la nuova giunta, e qui guardo a destra ed a manca, non serve a nessuno e poi si rischia sempre di essere smentiti dai fatti.
Volevamo una nuova classe dirigente, i giovani al comando? Eccoli: se vogliamo escludere la necessaria presenza di un uomo esperto e competente (anche se si fa già fatica ad escluderlo dai giovani) del professore Bonacci, tutti gli altri sono ragazzi nati fra la metà degli anni sessanta e settanta, tutte persone preparate, che conoscono il territorio, espressione di zone di Acri troppe volte dimenticate, che sapranno circondarsi dei professionisti giusti per i vari settori.
Sono troppo espressione dei partiti? Sarò profano, non ne capisco (diceva Totò), ma a me sembra un'altra ottima garanzia di stabilità. Chi li ha preceduti ha fatto meglio? A questo gli elettori hanno già risposto.
Facciamoli lavorare, se deluderanno, gli elettori potranno mandarli a casa alle prossime elezioni.
Per tornare all'inizio, è finito il tempo di attaccare e strappare manifesti, di comizi e di volantini; lanciamo proposte e confrontiamoci. Personalmente, mi sento molto vicino ai temi della sanità e dei servizi sociali, assolutamente da potenziare; parliamo di viabilità, di cultura, di urbanistica, ma basta con i veleni e con le premonizioni da novelle Cassandra.
In caso contrario non sarà questo o quel progetto politico ad aver fallito, ma sarà un fallimento ed una delusione per una intera generazione.
Grazie per lo spazio concessomi ed un caro saluto a TUTTI i cittadini di Acri.

PUBBLICATO 11/5/2005

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