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Approvata in senato la riforma della costituzione: penalizzato fortemente il sud.

Coordinamento centrosinistra
Foto © Acri In Rete
Una legge che riscrive 48 articoli della Costituzione è stata approvata al Senato dalla maggioranza di centrodestra. Sotto il ricatto della Lega Nord, i parlamentari di Forza Italia, di Alleanza Nazionale e dell'UDC modificano la massima Legge di garanzia della Repubblica. La riforma della seconda parte della Costituzione, approvata sia alla Camera che al Senato in prima lettura, disegna un nuovo ordinamento dello Stato, prevedendo:
 - Un Capo dello Stato che perde la sua altissima funzione di garanzia democratica restando privo dei maggiori poteri oggi previsti in Costituzione;
 - Un primo ministro "sovrano" che non ha più bisogno della fiducia delle Camere per insediarsi, che determina (e non dirige) la politica del Governo, che può revocare i ministri, che può sciogliere a suo piacimento le Camere;
 - Una Corte Costituzionale più politicizzata, perché cresce il numero dei componenti appannaggio della maggioranza parlamentare;
 - Una devoluzione, cara alla Lega Nord, che affida alle Regioni la legislazione "esclusiva" in materia di sanità, scuola, polizia locale.
Come si può constatare, è stata approvata in fretta e furia, attraverso un dibattito parlamentare strozzato e sotto il ricatto della Lega Nord, una Legge costituzionale senza coinvolgere in nessun modo il Paese; una Legge che stravolge completamente gli equilibri fra i poteri dello Stato. Non solo, la Legge approvata penalizza ferocemente gli interessi delle Regioni meridionali e della Calabria in particolare. Il trasferimento delle competenze esclusive in materia di sanità, di scuola, di polizia locale, determinerà forti differenze nell'erogazione di questi servizi. Le Regioni forti, con risorse imponenti, avranno sistemi scolastici e sanitari qualificati ed efficienti. Le Regioni povere come la Calabria, prive di risorse, avranno servizi completamente inefficienti e dequalificati. Muore il "Sistema Sanitario Nazionale" e nascono venti sistemi sanitari regionali. In futuro, per noi calabresi, sarà difficile, se non impossibile, accedere ai servizi ed agli ospedali delle regioni ricche. Il centrodestra, nei fatti, sta dividendo l'Italia: i cittadini della Calabria saranno cittadini di serie "D".
Elettrici ed elettori, quando andrete a votare ricordatevi che tutti i parlamentari di centrodestra della Calabria - deputati e senatori - si sono schierati in Parlamento con la Lega Nord ed hanno votato contro il Sud, contro la Calabria e contro la nostra città.

PUBBLICATO 29/3/2005

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