Continuiamo oggi e domani la pubblicazione del le interviste ai candidati a sindaco di Acri. Ovviamente l'intervista di Elio Coschignano era stata rilasciata qualche giorno fa, prima dell'evento luttuoso che ha colpito il mondo politico locale.

Dopo una profonda lacerazione, che ha certamente favorito la vittoria del centro-destra alla comunali di cinque anni fa, il centrosinistra è riuscito, dopo una lunga discussione che ha interessato tutte le sue componenti, a ricompattarsi.
Lo ha fatto intorno a Elio Coschignano, un insegnante di 52 anni, dirigente diessino ed ex consigliere comunale. Coschignano è anche stato l'ultimo segretario di Acri centro del Pci, nonché il primo del Pds. Ha vissuto una vita da globe-trotter. Da impiegato dell'Eni infatti, ha lavorato in Norvegia, Inghilterra, Stati Uniti e Nord Africa. Ha quindi deciso di ritornare nella sua città e di metter su famiglia. Ora aspira a riportare il centrosinistra alla guida del governo municipale.
- Su cosa puntate per vincere?
"Su due fattori: un pro ma credibile e sull'unità di tutte le forze del centrosinistra. Cinque anni fa, grazie alle nostre divisioni, il centro-destra ha ottenuto un risultato che per noi è stata una lezione. Infatti non abbiamo più ripetuto quello sciagurato errore. Inoltre siamo convinti che le nostre ricette per aggredire i problemi dell'intera collettività siano decisamente più efficaci di quelle dei nostri avversari".
- Come giudica l'operato dell'amministrazione comunale uscente?
"Fortemente negativo. Oggi gli acresi stanno peggio di come stavano cinque anni fa. L'amministrazione comunale uscente ha puntato tutto sul le scelte di politica urbanisti ca. Ha tralasciato completamente aspetta dell'attività amministrativa importantissimi. Innanzitutto vi è stata scarsa considerazione per le politiche sociali. Non ha fatto assolutamente nulla per arginare la galoppante disoccupazione giovanile, ha ridotto la cultura a quattro canzonette estive, non ha garantito sostegno alle produzioni locali e oggi sta propagandando le stesse opere pubbliche di cinque anni fa".
- Il centrosinistra invece cosa intende fare, se vincerà le elezioni?
"Innanzitutto impegnarsi per fare tutto ciò che la giunta uscente non ha fatto e che ho elencato prima. Noi dobbiamo prestare attenzione al le esigenze di tutti i cittadini acresi, soprattutto delle fasce più deboli. Vogliamo che te mi come la salvaguardia dell'ambiente, il dissesto idro-geologico, lo sviluppo economico abbiano un posto prioritario nell'agenda della nuova amministrazione comunale. Il nostro programma è basato su cinque punti, che riguardano cinque diversi aspetti delle attività amministrativa: sviluppo e lavoro, urbanistica e grandi opere, politiche ambientali, cultura e politiche giovanili, stato sociale e servizi. Per ciascuno di questi settori, e per i relativi problemi, abbiamo indicato specifiche soluzioni. Acri è una centro ricco di cultura e tradizioni da valorizzare, c'è bisogno di una nuova vivibilità della città e di rispetto dell'ambiente, che gli acresi diventino cittadini dell'Europa e che Acri sia una città solidale e sicura. Noi abbiamo intenzione di fare tutto questo".