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La paura fa novanta.

Comitato giovanile per la rinascita di Acri
Foto © Acri In Rete
La sera del 16 marzo, subito dopo il successo della manifestazione organizzata dal centrosinistra alla presenza dell'onorevole Fassino il centro destra ha dato prova dei nervosismi che lo scuotono recentemente fino a turbarne il sonno e lo ha fatto per bocca di uno dei tanti pennivendoli. E' difficile che si possa definire diversamente uno che si limita a scrivere su eventi cronachistici in maniera totalmente sterile e quando si impegna a scrivere qualcosa di diverso lo fa per osannare e incensare qualcuno.
Stavolta il sig.r Roberto Saporito non ha resistito e si è precipitato a descrivere l'evento in una maniera che nemmeno Emilio Fede avrebbe saputo fare.
C'è n'era per tutti Fassino che non ha parlato di programmi; Adamo che ha definito Chiaravallotti il peggiore presidente che la Calabria abbia mai avuto e infine Coschignano che avrebbe parlato di programmi ma richiamando molte cose già in cantiere.
Caro Roberto Saporito capiamo che bisogna campare, che tieni famiglia ma, per favore, un minimo di dignità.
1. ridurre l'intervento di Fassino nei termini in cui lo hai ridotto si giustifica solo con l'esigenza di sminuire un evento la cui portata è così grossa che avete sentito subito l'esigenza di ridimensionarla. Non è cosa di tutti i giorni che il segretario del maggior partito italiano si muova per un centro tutto sommato di non grosse dimensioni, se lo ha fatto è per rendere onore e merito a quelle persone che hanno permesso al centrosinistra di ridiventare protagonista ad Acri.
2. Che Chiaravallotti sia stato il peggiore presidente che la nostra regione abbia mai avuto non è un pensiero personale di quel cattivone di Adamo: lo stesso centro destra ne ha dato un giudizio negativo non ricandidandolo (cosa unica nel panorama nazionale).
3. Quanto ai programmi: non solo Coschignano lo ha presentato ampiamente domenica 06/03/2005 ma volendo puoi consultarlo sul sito sgacri.com.
La verità caro Roberto Saporito e che non avete più argomenti che vi siete trovati spiazzati di fronte ad una coalizione a cui cantavate già i "de profundis" e che ora vi fa paura.
Invece di menare il can per l'aia prova, se riesci a controbattere alle argomentazioni addotte da Flavio Sposato a proposito della 660 e del nuovo collegamento, il resto serve solo a mascherare un vuoto ideologico e una paura che sfiora il parossismo.
Ci piace concludere con un adagio popolare: "n'tiempu e china ugne ruospu nata".
Con l'augurio sincero che tu possa imparare a nuotare da solo e dando prova di destreggiarti adeguatamente in ogni tipo di acqua e con qualsiasi tipo di clima.




PUBBLICATO 17/3/2005

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