Opinione Letto 1198  |    Stampa articolo

S.S. 660

Angelo Trematerra
Foto © Acri In Rete
Rispondo finalmente ad una missiva che riconosce perlomeno la imminente realizzazione di un opera, altrimenti tale conversazione cadrebbe nella surreale scena delle ipotesi, il sig. Sposato pone l'accento su alcuni problemi che riguardano tutti noi cittadini di Acri, senza distinzioni di colore politico e di appartenenza,
Nella conferenza dei servizi tenutasi giorno 24 febbraio 2005 , conferenza dei servizi che l'A.N.A.S. appronta ogni qualvolta la progettazione di un opera raggiunge uno stadio superiore nell'Iter Amministartivo-Progettuale,in questa fase il compimento del progetto preliminare e le basi per realizzare la progettazione definitiva, nella sala riunioni del Compartimento A.N.A.S. Regione Calabria erano presenti oltre ai Sindaci dei Comuni interessati dal tracciato e firmatari oltre tutto della convenzione stipulata tra lo stato, la regione ed i comuni, li rammento per completezza di informazione, ( Acri - Bisignano - Luzzi - Rose - Montalto - Lattarico ), erano presenti dicevo Comunità Montane, Provincia,Genio Civile, Soprintenenza, Telecom, Terna ( gruppo ENEL ), Forestale ed altri soggetti di cui non ricordo le appartenenze istituzionali, tutte comunque interessate al tracciato a vario titolo.
Le motivazioni che sono alla base delle scelte tecniche fatte dall'ente nella scelta del tracciato hanno radici lontane, in primis lo studio di fattibilità fatto dalla SPEA, società di servizi che in tempi non sospetti e non pre elettorali, mi perdoni la citazione in clima caldo, aveva paventato più di una scelta di tracciato a fronte di un primo investimento sullo studio di fattibilità di mezzo miliardo di lire, tra le varie ipotesi fatte dalla SPEA nel suo studio emergevano come le migliori l'attuale tracciato e una ipotesi che prevedeva un tratto di oltre 1.2 Km in galleria in località serra di buda che consentisse di by-passare il tratto attuale in frana, negli anni a venire e negli studi realizzati da CNR e con la collaborazione a vario titolo di profesori illustrissimi, cito Guerricchio, Sorriso Valvo, Valori, emerse a fronte di soluzioni diverse per la soluzione del caso l'unicità del fatto che il piano di scivolamneto della frana aveva una profondità di oltre 90 metri, fatto che mise in forte dubbio la possibilità di realizzare una galleria in un tratto a cosi forte rischio, mentre si ragionava su ciò glia accadimenti del Frejus dopo e prima del Monte Bianco avevano irrigidito la normativa che regolava la realizzazione delle gallerie e la loro progettazione, cito tra tutte il fatto che le stesse dovessero prevedere una doppia canna come tipologia, non entro nel merito tecnico per non annoiare nessuno, fatto questo che stravolgeva i costi in maniera incredibile, basti pensare che ad oggi un tratto di galleria ha un costo che si aggira sui 40 MILIONI DI EURO / KM LINEARE, non ho scritto male, sono dati che ho da perizie tecniche effettuate per studi esecutivi di altri lavori, stime confermatemi dai progettisti A.N.A.S., capite che tale cifre sarebbe impensabile da spendere per un solo Km di galleria.
La scelta dell'Ente di realizzare 23 Km di strada a fronte di uno solo era avallata anche dal fatto che il finanziamento non si potesse estinguere su uno solo dei comuni che aveva firmato la convenzione precedentemenete citata, convenzione che prevede il collegamento con l'autostrada A3, il nuovo tracciato quindi tiene conto di molti aspetti tecnici non descrivibili in poche righe, mantenimento del livello medio al di sotto dei 620 slm, per tenere conto della manutenzione della stessa, in questi giorni ne sappiamo tutti i motivi, l'aumentata caratteristiche di sicurezza che eleva la stessa ad una strada di categoria C2 come da nuove norme CNR in fatto di strade, il fatto che l'attuale tracciato ha un raggio di curvatura tra i 20 e 120 m, mentre il nuovo rispetterà in toto le severissime norme che prevedono un raggio minimo di 120 metri fino a raggi massimi di oltre 600 metri, la lunghezza oggi misurata dell'attuale tracciato è di circa 4.0 Km ( 3.954 per l'esattezza ), mentre il nuovo misurerà Km 6.250, dati certi di progetto, tutte queste cose insieme all\'indiscutibile fatto che della frana di Padia e Serra di Buda di debba trovare solutio, del nostro dissesto idrogeologico, sono questioni che mi creda tutti abbiamo a cuore, il fatto che il nuovo tracciato non avrà padri e figliastri sarà dato dal fatto che tutti noi che abbiamo scelto di vivere nella nostra amata città ne trarremo benefici...
Forse il potere logora chi non l'ha avrebbe detto il NOSTRO SENATORE A VITA

PUBBLICATO 5/3/2005

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