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Per la 660 stanziati altri 2 milioni di euro.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Dire che nessuno si occupa della 660 non mi sembra giusto. Si può obiettare eventualmente se quello che si sta facendo sia giusto o meno. Questo sì. Però occorre dire che esiste un progetto per la realizzazione di una bretella di cui tanto si discute.
L' Anas si preoccupa eccome, quindi. Si può discutere sul fatto che si stia facendo bene o meno ma dire che NON SI STA FACENDO NIENTE è veramente irriguardoso verso chi si sta impegnando. Nel bene e nel male.
Personalmente avrei, ad esempio, puntato sul ripristino delle briglie a valle dove il fiume Mucone continua ad erodere il piede del versante. Evidentemente l'Anas avrà i suoi motivi per fare il contrario
In attesa che si realizzi il nuovo tracciato Acri - valle del Crati - autostrada A3 per il quale sono previsti trentacinque milioni di euro e del quale è stato presentato il progetto preliminare giovedì scorso presso la sede dell'Anas di Catanzaro, lo stesso ente ha tutta l'intenzione di tenere sotto controllo quello attuale che, come risaputo, in prossimità del km 1 + 00, a pochi metri dal centro abitato, è interessato da una pericolosa quanto evidente frana del tipo "a scivolamento" che si muove, seppur di poco, ogni qualvolta il terreno di imbibisce di acqua. Che l'Anas abbia a cuore le sorti della S.S. 660 lo dimostra il fatto che ha stanziato ben due milioni di euro per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli interventi prevedono la messa in sicurezza di quei tratti interessati da scivolamenti superficiali del terreno, la realizzazione di muri di contenimento e la regimentazione delle acque, nonché la bitumazione con asfalto antiskid. Ad affermarlo durante la conferenza dei servizi di giovedì scorso per la presentazione della nuova arteria, è stato l'ing. Raffaele Cilia, capo compartimento A.N.A.S. Calabria, il quale ha rassicurato il sindaco Nicola Tenuta sulle intenzioni dell'Ente di salvaguardare nei mesi a venire il tratto interessato dal movimento franoso, prima, durante e dopo che i lavori della bretella del nuovo tracciato abbiano inizio. Sulle ipotesi paventate da qualcuno di realizzare il nuovo tracciato lungo la valle del Mucone, occorre sottolineare, invece, che tale progetto non tiene conto, come confermato dal prof. Sorriso Valvo e dal prof. Valori, che a monte del Mucone esiste una diga che ha una capacità di oltre 200.000.000 milioni di metri cubi d'acqua, per cui ogni ipotesi a riguardo non solo è errata ma soprattutto prescritta dalle leggi in materia. Piuttosto ci si chiede perché mai negli anni precedenti non si è mai pensato di ripristinare le briglie di contenimento a valle considerato che delle dodici presenti effettuano il proprio operato solo due in virtù del fatto che la frana è provocata dall'erosione che il fiume Mucone opera ai piedi dei due versanti, quello sottostante la statale 660 e quello sottostante il quartiere di Padia.

PUBBLICATO 1/3/2005

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