Tutto da rifare. Il sesto congresso della sezione di Acri di Rifondazione Comunista è stato invalidato dalla Commissione Federale per il congresso.
All'organismo interno al partito di Fausto Bertinotti era ricorso un gruppo di iscritti, denunciando irregolarità di procedure nella celebrazione delle assise congressuali dello scorso 12 febbraio.
In particolare, alcuni di questi compagni lamentavano la mancata convocazione nella riunione del direttivo sezionale, di cui facevano parte, nella quale si è decisa la data del congresso.
"Appena insediata la presidenza - si legge nel ricorso -, alcuni compagni facevano presente al garante del congresso di avere ricevuto la convocazione solo il giorno prima.
Fra coloro che testimoniavano la palese irregolarità della convocazione figuravano anche otto componenti del Comitato Direttivo uscente, i quali, avveduti sulle competenze in materia di congressi dell'organismo di cui facevano parte, chiedevano chi avesse deciso la data e il luogo del congresso.
Interpellato in merito, il segretario del circolo, Pettinato, asseriva, davanti all'incredulità generale, di avere convocato il direttivo, svoltosi regolarmente, per lo scorso otto febbraio.
Gli otto compagni, a questo punto, dichiaravano al garante di non essere mai stati convocati per quella riunione di direttivo.
Il segretario Pettinato tirava fuori un libro con i verbali delle riunioni, dichiarando che il direttivo si era svolto regolarmente, con tutti i dodici componenti.
Gli otto compagni che protestavano ­ prosegue il testo del ricorso ­ chiedevano di prendere visione del libro, senza riuscirvi, poiché il segretario lo portava fuori.
Nel putiferio generale che ne è seguito molti compagni, per protesta, hanno abbandonato la sede del congresso, mentre gli interessati si rivolgevano al garante per ottenere una spiegazione.
Quest'ultimo prima sospende il congresso, poi fa riprendere i lavori, dicendo che egli non aveva l'autorità per chiedere che il verbale mostrato dal segretario tornasse nella sede congressuale.
Altri si sono rivolti al segretario provinciale, Broccolo, per chiedere un suo autorevole intervento, ma egli si trincerava dietro il ruolo di relatore di una delle mozioni congressuali.
Il grave della vicenda è che almeno venti compagni hanno abbandonato il congresso e non sono più ritornati.
Alcuni, rintracciati telefonicamente, hanno manifestato l'intenzione di ritornare quando fosse stato possibile prendere visione di quel verbale (Š)".
Questa la ricostruzione delle concitate fasi del congresso, tenutosi sabato scorso nei locali della Cgil di Acri, fatta dagli iscritti che hanno deciso di ricorrere all'autorità della Commissione Federale per il congresso affinché venisse invalidato.
La Commissione ha accolto il ricorso.
Sulla vicenda il segretario uscente, Pietro Pettinato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, dicendosi preoccupato solo di fare il bene del partito. Non è stata ancora stabilita la nuova data del congresso, che comunque si preannuncia incandescente.
Le assise di sabato scorso, per la cronaca, avevano visto l'affermazione della mozione congressuale che si richiama alle posizioni di Grassi, ottenendo nove posti nel direttivo, a fronte dei quattro dei bertinottiani e di uno dei trotzkisti.