E' stato celebrato nei giorni scorsi il sesto congresso della sezione di Acri di Rifondazione Comunista.
Le assise si sono svolte nei locali della Cgil, in via Raffaello Sanzio. Erano presenti circa in duecento, tra iscritti, simpatizzanti, forze politiche e semplici cittadini. Cinque le mozioni su cui discutere e votare: L'alternativa di società; Essere comunisti; Per un progetto comunista; Un'altra Rifondazione è possibile; Rompere con Prodi, preparare l'alternativa operaia.
Sono state presentate rispettivamente da Aldo Viola, Angelo Broccolo, Franco Curto, Giovanni Peta e Giampiero Palermo. Ha vinto la seconda, quella che fa riferimento a Grassi, che ha avuto la meglio sulla prima, che si richiama invece alle posizioni di Fausto Bertinotti.
Al termine del congresso sono stati eletti direttivo e collegio di garanzia.
Il nuovo direttivo ovviamente rispecchia, nella sua composizione, il risultato del congresso, con nove componenti grassiani, quattro bertinottiani e un trotzkista.
Nei prossimi giorni si riuniranno per eleggere il nuovo segretario.
Quello uscente è Pietro Pettinato, che ha ripresentato la sua candidatura, alla quale, al momento, sembra non ve ne siano di alternative.
Pettinato, che ha aderito alla mozione grassiana, nella sua relazione introduttiva ha parlato dell'operato di questi ultimi tre anni e ha anche fatto riferimento agli scenari futuri.
In circa cinquanta minuti di intervento, il segretario uscente ha reiteratamente espresso due concetti basilari: unità del partito e del centrosinistra e creare le condizioni per favorire l'ingresso e l'impegno, sempre più massicci, di giovani nel partito.
Sono questi i pilastri anche della sua ricandidatura, attraverso la quale egli vuole terminare il lavoro iniziato.
Al congresso di Rifondazione Comunista erano presenti tutti i partiti del centrosinistra.
C'era, ed è intervenuto, anche il candidato a sindaco dell'Unione di centrosinistra, Elio Coschignano.
Non sono mancati i dissensi e le critiche alla relazione di Pettinato, provenienti soprattutto dall'area bertinottiana.
Le polemiche sono nate, oltre che sul merito dei concetti politici espressi, anche sul metodo attraverso cui si è svolto il congresso.
I bertinottiani hanno già preannunciato un ricorso attraverso cui si chiede addirittura di invalidare le assise congressuali.
Su questo punto Pettinato non ha voluto rilasciare dichiarazioni, poiché "sono soprattutto preoccupato per l'unità interna del partito, che in un momento politico così delicato non può permettersi lacerazioni".
Intanto c'è una campagna elettorale alle porte, con una lista da comporre e un programma da scrivere.
Sono questioni e decisioni che, così come quella dell'elezione del segretario, non possono essere procrastinate, considerato che entro il 3 marzo occorre presentare le liste per le elezioni comunali di aprile.