Che da qualche anno in qua ad Acri sia ripreso, in maniera assai preoccupante, il fenomeno dell'emigrazione giovanile, ormai non è più una notizia.
Al contrario, se c'è chi proviene da una grande città e decide di metter radici nel centro presilano, si tratta di un fatto degno di nota.
Il percorso inverso l'ha compiuto un ragazzo dai modi gentili, che ti fa capire, semplicemente con lo sguardo, che non si tratta di un folle che ha deciso di tentare un'avventura dagli esiti imprevedibili.
Vincenzo D'Angelo ha deciso di aprire un locale ad Acri, e ha deciso di farlo senza che vi fosse costretto da vincoli familiari o di altro genere. Dall'inizio di gennaio, in via Salici, uscendo dal centro abitato per raggiungere la piana di Sibari, ad Acri è presente l'Havana Cafè. Già il nome porta con sé qualche traccia, quantomeno nell'ambientazione.
Anche nelle gelide giornate invernali, all'Havana Cafè si ha l'impressione di vivere uno spaccato estivo, in una località tropicale, con il sottofondo latino-americano di località esotiche e calde.
Vincenzo ha deciso di trasferirsi, con la sua famiglia, ad Acri da Napoli.
«In verità - spiega - ho dei parenti qui ad Acri, cosa che mi ha permesso di conoscere il luogo e la gente. Non ho deciso di intraprendere questa avventura per motivi affettivi, solo perché qui ho cugini e zii. L'ho fatto perché mi piace il posto e la gente, e perché sono convinto, e queste prime settimane me lo hanno confermato, che ad Acri un posto del genere possa offrire un'alternativa, soprattutto ai giovani».
L'Havana Cafè non è un pub, oppure un posto in cui regna confusione. Al contrario, tutto fa pensare a qualcosa di intimo. Fino a giovedì è aperto fino alle dieci di sera. Nel fine settimana si va avanti, anche con l'intrattenimento musicale, fino alle due di notte.
Anche i buongustai della bottiglia sono accontentati. I liquori migliori e i cocktails più popolari, e non, sono presenti nel menu.
La scelta di Vincenzo e famiglia è un'autentica scommessa, ma basta scambiare due chiacchiere con lui per pensare che l'abbia già vinta.