Opinione Letto 1202  |    Stampa articolo

El silenzio.

Son of a gun
Foto © Acri In Rete
Il mio nome è "son of a gun", dico quello che penso e volo oltre.
Lancio parole (a detta di tutti possono essere pietre) privo del riflesso condizionato del mio nome e della mia professione; libero di evocare possibili e naturali conseguenze di una serata AD INVITO, in cui di certo non saranno invitati che gli alto locati.
Mi chiami pure comunista, fascista, cattolico, faccia lei dott. Cirino, ma il mio dire non si risolve né si esaurisce nella retorica, al contrario invito a leggere gli eventi in uno dei probabili significati che possono assumere nel loro evolversi.
Affermi pure che provoco intenzionalmente!

Lei prova disagio dott. Cirino ad affidare a questo sito le sue considerazioni?
Ma questo sito in questo momento politico è particolarmente affollato da politici che all'improvviso si sono accorti che c'è un paese che si chiama Acri con i suoi problemi; quindi scriva pure quello che pensa, scrivere è il suo ventennale mestiere.
Ma lei è addetto stampa della Protezione Civile, della FC Calcio Acri o dipendente solo dalla sua coscienza immacolata da persona libera da ogni condizionamento?

EL SILENZIO
Ascolta, figlio, il silenzio.
È un silenzio ondulato,
un silenzio,
dove scivolano valli ed echi
e che piega le fronti
al suolo.
Federico Garcia Lorca

Il momento politico imporrebbe silenzio ondulato e riflessivo sul futuro di questo paese; ma i politici in campagna elettorale prendono al volo ogni occasione per raccattare voti; il saluto ad un Galà può essere un'occasione buona; i rappresentanti di un partito in prima fila alla sfilata può essere un'occasione ghiotta; un'amministrazione comunale che sceglie a quali eventi dare il patrocinio e quindi un aiuto è campagna elettorale.
Serata ad invito dott. Cirino, vorrei vedere la lista degli invitati, perché su quel manifesto c'è il patrocinio del mio Comune e vorrei potervi partecipare senza invito.

Affettuosamente
sonofagun05@libero.it


P.s.
"…gabellare come verità assolute…linguaggio più urbano…vuoti e anacronistici slogan…"
Chi parla male pensa male.
Non penso di parlare/scrivere male….


PUBBLICATO 3/2/2005

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