Opinione Letto 1228  |    Stampa articolo

Er pistola!

Maurizio Garotti
Foto © Acri In Rete
Intelligente (più dei suoi sudditi), sarcastico (ma in modo equilibrato), buon consigliere del suo luogotenente Barone riguardo alla querela.
Una querela avrebbe creato un martire, un perseguitato, di sicuro non un eroe (non ne ho la stoffa!). Da pessimo politico quale sono avrei cercato di andarci a nozze, così come da scadente scrittore sarei andato a nozze con la querela per quanto scritto nella mia tesi; ne colleziono una all'anno di minacce di querela e, ogni volta, è come "sette Martini a stomaco vuoto" (io cito Groucho Marx, ad ognuno i suoi classici!); ogni minaccia mi fa sentire come un martire che non sottovaluta il corpo, ma lascia che sia innalzato sulla croce e, in questo, trovandosi d'accordo con il suo carnefice (non è opera della mia prosa, ma fatica di Kafka!).
Se i luogotenenti sul campo fanno delle fesserie scende, a risolvere tutto, il generale, il gran maestro (mi perdoni la battuta, ma non mi so trattenere dal dire quello che penso e che sento!), purtroppo il Barone si è rivelato pessimo politico, ma ha dato vita alla sua indiretta risposta sig. Ferraro. Apprezzo le reazioni canzonatorie e anche cattive, apprezzo il confronto a viso aperto; apprezzo ciò che infastidisce lei sig. Ferraro, perché lei si candida a guidare questo paese e ciò implica una struttura alle spalle e, così, ci si ritrova a far entrare dentro tutti, anche coloro che alla prima tensione si ritrovano a copiare articoli di Legge per far stare zitto un rompipalle, che magari ha una sintassi claudicante (ci stiamo lavorando sig. Ferraro!) ma dice quello che pensa, quando le regole politiche imporrebbero di ignorare questo signor nessuno che scrive sul sito di suo cugino che per rapporti di parentela non può proprio dirgli di No. Dal vero avversario passa in te un coraggio illimitato (stasera è serata Kafkiana!) e al vero avversario si dà l'onore delle armi e gli si fanno ponti d'oro quando fugge, al nemico che ti spara proiettili sinceri non si grida minacciosamente "Guai ai vinti!" Povero Principe Machiavelliano quanta polvere raccogli stipato in queste biblioteche; lo consigli ai suoi seguaci!

Lei è il leader di AcriNostra. Un capo un po' spaesato, che magari ha consultato la sua equipe di psicologi per arrivare alla conclusione che sono un Narciso frustrato, senza minimamente immaginare che le due figure non possono viaggiare insieme. Cattivi consiglieri, cerchi di circondarsi di gente allegra ed intelligente, che non si dica suo amico solo per avere un successo che non si è conquistato in altro modo. In ogni caso questi suoi suggeritori l'hanno informata male su di me, io non lecco né a destra né a manca, sto ancora leccandomi le ferite politiche per trovare il tempo di inchinarmi a chicchessia e, poi, il lavoro giornaliero di ricerca storica mi riempie di gioia cosicché, se ne deduce, non sono minimamente frustrato, abbattuto o scoraggiato. Tutto quello che ho me lo sono conquistato sudando e lavorando, se ho chiesto dei favori non mi sono venduto per averli; non sono io che pubblico articoli su commissione o per lodare persone a me vicine, non sono io che lecco le fondazioni per le mie pubblicazioni e non sono io che abdico alle mie idee per veder nascere una rivista che nella prima pagina del n. 0 dell'anno 0, sciorina belle frasi sulla libertà, la democrazia, e sul fatto che non ci sono padrini, ma sulla testata c'è un simbolo di partito bello grande (mi dispiace Barone nulla di personale, ma un intellettuale avrebbe risposto con sarcasmo, ironia e cattiveria, non con una minaccia di censura sentendosi Dio in terra. C'è una meta, non una via; ciò che chiamiamo via è un indugiare e tu, Vincenzo, hai indugiato sulla via della minaccia senza capire che la meta era il confronto dialettico su temi importanti che sono sulla bocca e nella coscienza di tutti i cittadini. Ti dici democratico e pronto ad accogliere la sfida e a dare spazio a tutti -cito da STRANOCRIA!-ma non vedo il metodo, la volontà, la sincerità.
Lei sig. Ferraro si candida a governare questo paese, ma dice: "più conosco la gente e meno la stimo"; le vorrei ricordare che questo paese è fatto di persone, essere umani, gente e lei dovrà conoscerla e parlarci se vorrà governare risolvendo i problemi di questo paese, oppure vuole solo risolvere altri e più urgenti problemi? Mettiti alla prova con l'umanità. Essa fa dubitare chi dubita, fa credere chi crede, scriveva kafka. Fondate una rivista in cui ponete gli acresi come protagonisti e, poi, mettete nero su bianco che gli acresi/gente se li conoscete non li stimate!? C'è da stare in guardia!
Prima di chiudere devo informarla di due o tre cosette:
1. non ho paura dell'ignoto, ma ho paura dei gruppi di potere, delle lobby e delle persone che si vendono; tutti hanno un prezzo recitava Marlon Brando, quasi tutti aggiungo io, chinando sul petto la testa colma di nausea;
2. Compagnia di marrapielli è il titolo migliore di questo mondo, me l'ha involontariamente suggerito il Senatore, ma la informo che il mio capolavoro assoluto è "semiologia di una bara", dove chiedevo al sig "dead man walking "che cosa potesse significare quel sopramobile difronte a casa sua. e, per concludere, riguardo alla pizza che vorrebbe mangiare con Santo Maurizio Goretti, si ricordi di giocare coi fanti ma di lasciare in pace i Santi…comunque il ristorante lo scelgo io e si paga alla romana, perché io sono Er Pistola.

Cordialmente.


PUBBLICATO 21/1/2005

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