Solo l'incredulità fa premio sull'esecrazione e la condanna nel giorno successivo a quello della intimidazione perpetrata ai danni dell'ex vice-sindaco di Acri, Ottone Martelli. Quella bara lasciata davanti all'ingresso di casa del professionista acrese fa parte di un macabro rituale che non appartiene alla storia di Acri. Questa vicenda non ha precedenti da queste parti. Forse per questo nei commenti fa capolino l'ipotesi di uno scherzo di pessimo gusto, piuttosto che di una intimidazione in piena regola. E' tuttavia una ipotesi troppo semplicistica.
Martelli non è più vice-sindaco da venerdì scorso, da quando, cedendo alle pressioni di Forza Italia, il sindaco Tenuta ha firmato il decreto di revoca dell'incarico. Non era mai capitato che vicissitudini politiche, per quanto gravi, qui fossero accompagnate da plateali gesti intimidatori.
Quella di ieri, al di là di chi non ritiene l'intimidazione politica la pista più accreditata, è stata la giornata della solidarietà. Di quella vera, della gente che ti incontra e ti ferma per strada, prima ancora di quella ufficiale, fatta di comunicati stampa e di una liturgia consolidata. Sul fronte politico, il gesto è riuscito a creare un fronte unitario cha va da destra a sinistra. Il sindaco Tenuta ha telefonato a Martelli per esprimergli la sua solidarietà e per "condannare fermamente gesti che non appartengono alla cultura di Acri".
"Acri nostra", l'associazione politico-culturale cui Martelli ha aderito, dopo avere abbandonato Forza Italia, in una nota, ritiene che "quanto accaduto è di inaudita gravità. Se era un tentativo per farci desistere dalle nostre posizioni politiche, certamente è andato a vuoto, considerato che siamo più determinati che mai".
E forte condanna per il gesto da parte è arrivata anche da Forza Italia che, al di là della dialettica politica, ha voluto esprimere solidarietà all'ex vicesindaco. Anche i Democratici di Sinistra si sono uniti al coro di condanna per il "vile gesto di cui è stato vittima Ottone Martelli".
Il circolo locale "Giorgio Almirante" di Alleanza Nazionale "condanna in modo categorico il macabro episodio che ha visto coinvolto l'Avv. Ottone Martelli, verso il quale esprime totale solidarietà".
Per l'Italia dei Valori "è un gesto inquietante, che merita una attenta riflessione da parte di tutte le forze politiche, che devono saper reagire con fermezza al tentativo di "inquinare" il momento, sebbene difficile, che sta vivendo l'amministrazione comunale".
Sul fronte investigativo, gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi. Nonostante infatti quello politico sia il più probabile dei moventi, non si tralasciano altre piste.
Vi sono, in ogni caso, delle coincidenze assai rilevanti, che disegnano una sequenza che negli ultimi giorni ha visto crescere la tensione politica, all'interno del centro-destra, che va al di là della normale dialettica tra partners della medesima coalizione. Venerdì il sindaco Tenuta ha revocato l'incarico a Martelli; sabato "Acri nostra" ha comunicato che i suoi due consiglieri si collocano all'opposizione, mettendo in minoranza nel consiglio comunale il centro-destra, che sostiene la giunta comunale; nella stessa giornata è stata fatta ritrovare la bara davanti all'ingresso di casa di Martelli.