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Tenuta in equilibrio precario.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La giunta comunale di Acri, guidata da circa quattro anni dal Sindaco Nicola Tenuta, potrebbe avere i giorni contati. La rimozione del vice-sindaco Ottone Martelli, formalizzata con il decreto di revoca che Tenuta ha firmato venerdì scorso, ha fatto precipitare le cose.
Martelli era uno dei due rappresentanti in giunta di Forza Italia fino a qualche mese fa, cioè fino a quando non ha deciso di abbandonare gli azzurri e di aderire alla neonata associazione politico-culturale "Acri nostra".
Medesima operazione hanno fatto i consiglieri comunali Cosimino Milordo, ex Forza Italia, e Francesco Viteritti, che si è allontanato dall'Udc. Forza Italia, dopo le elezioni provinciali, ha chiesto di rimuovere dall'incarico Martelli, non riconoscendolo più come suo rappresentante.
"Acri nostra", al contrario, voleva che il vice-sindaco, nonché assessore al Bilancio, rimanesse al suo posto, ma come sua espressione nel governo cittadino. Tenuta alla fine ha accolto le richieste di Forza Italia, mentre Milordo e Viteritti si sono collocati all'opposizione.
Quest'ultima scelta è stata comunicata da "Acri nostra" con una nota. "La decisione del primo cittadino - vi è scritto - è l'ennesima dimostrazione del clima ricattatorio, fatto di imboscate e attacchi personali, che ha caratterizzato la politica acrese negli ultimi tempi e che aveva appunto spinto numerosi cittadini a organizzarsi nella lista civica "Acri nostra".
"Il successo conseguito alle elezioni provinciali dalla lista "Missione sviluppo", che aveva candidato il presidente di "Acri nostra", e che si era collocata nello schieramento di centro-destra, ha rappresentato, fra l'altro, anche un argine alla sconfitta sicura dell'attuale maggioranza che sostiene Tenuta, visto che alle concomitanti elezioni europee il suo schieramento ha ottenuto appena il 30%. All'indomani delle elezioni-continua il comunicato-, una rappresentanza di "Acri nostra" ha incontrato il Sindaco, offrendogli la propria collaborazione, al fine di portare a termine l'esperienza amministrativa in corso, senza chiedere null'altro che la compagine amministrativa rimanesse invariata".
"A tale atto di responsabilità e correttezza, il Sindaco, che nella riunione aveva elogiato l'operato di Ottone Martelli, ha risposto con la revoca delle deleghe. Il Sindaco e chi dietro di lui trama - conclude la nota - si dovranno assumere le responsabilità di un tale comportamento arrogante e ingrato. "Acri nostra" riaffermerà sempre più la propria indipendenza dalle coalizioni politiche acresi e i suoi consiglieri Viteritti e Milordo, da questo momento, si collocano all'opposizione".
Non è ben chiaro cosa significhi quest'ultimo passaggio. Se collocarsi all'opposizione significa votare un documento di sfiducia all'Amministrazione Comunale, Tenuta e i suoi collaboratori hanno i giorni contati.
Se invece Milordo e Viteritti decideranno di determinarsi di volta in volta sull'atteggiamento da assumere in Consiglio Comunale, la giunta municipale potrebbe "tirare a campare" fino alla fine della legislatura, cioè fino alla prossima primavera.
In ogni caso si voterà tra poco meno di un anno, ma le due soluzioni sono portatrici di diverse situazioni politiche. Se al voto si arriverà al termine di un breve periodo di commissariamento del Comune, per il centro-destra sarebbe devastante.
In ogni caso, lo stillicidio di "cambi di casacca" nella maggioranza di centro-destra, che ha portato il Consiglio Comunale a continue variazioni nella rappresentanza partitica, per la maggioranza certo non è incoraggiante.

PUBBLICATO 28/6/2004

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