Negli ultimi giorni l'Ufficio comunale dei Servizi Demografici, di cui è responsabile Pasquale D'Auria, ha reso noti gli ultimi dati relativi alle ormai imminenti elezioni.
Grazie a questi numeri è possibile tracciare le coordinate geo-politiche delle consultazioni elettorali di sabato e domenica prossimi.
Gli aventi diritto al voto sono 21.060, 398 in più rispetto alle stesse elezioni di cinque anni fa. Inoltre potranno esercitare il loro diritto al voto 946 acresi che si trovano in Paesi extra-europei e 2090 in quelli europei.
150 acresi si recano alle urne per la prima volta, mentre 21 non lo possono fare per pochi giorni o settimane, considerato che compiranno il loro diciottesimo anno di età tra poco. Fin qui si tratta di dati già pubblicati.
Nei giorni scorsi sono stati resi noti quelli che probabilmente interessano di più ai partiti e ai candidati, vale a dire la suddivisone degli elettori per ciascuna delle 35 sezioni elettorali disseminate sul territorio comunale.
Nella dicotomia centro-periferia, vi è una sorta di divisione a metà dell'elettorato.
Oltre che al centro, si possono individuare quantomeno altre due grandi aree elettorali su cui puntare molto: Là Mucone e San Giacomo.
Si tratta di due popolose contrade che distano dal centro alcuni chilometri, alle cui voci i politici locali sono particolarmente sensibili.
A Là Mucone vi sono ben sei sezioni elettorali, in cui votano 3173 acresi, mentre a San Giacomo ve ne sono tre, in cui si recano 1747 acresi. Nelle sedi del centro votano invece 10559 elettori, all'incirca la metà dei 21060 aventi diritto. Alle ultime elezioni Provinciali i voti validi furono 10295, a fronte dei 20662 aventi diritto al voto.
Questo dato dovrebbe essere confermato, magari con qualche impercettibile variazione.
Gli aspiranti consiglieri provinciali quest'anno nel collegio di Acri sono 24, sette in più rispetto a cinque anni fa. Sette dei 24 candidati non sono di Acri, ma sono comunque presenti per rappresentare simboli che partecipano alla competizione elettorale in tutti i 35 collegi della provincia cosentina.
Nelle scorse settimane si è diffusa la preoccupazione secondo la quale l'eccessivo numero di candidati possa impedire ad Acri di avere un suo rappresentante in Consiglio Provinciale. Ad Acri ogni partito ha fatto un discorso "egoistico", mettendo in campo candidati forti.
Magari in altri collegi si è voluto fare un discorso di coalizione, distribuendo nelle diverse competizioni elettorali tutte le energie della classe dirigente.