Ha avuto un buon successo la recita di fine anno scolastico dei bambini delle quinte classi della scuola elementare "Pastrengo" di Acri.
La manifestazione è stata significativamente intitolata "Hanno ragione i bambini".
Il tema conduttore è stata la convenzione sui diritti dell'infanzia, del 1959.
E' un testo nel contempo anacronistico e tremendamente attuale, e lo è per lo stesso motivo.
In quarantacinque anni, infatti, il mondo dell'infanzia è quello che probabilmente ha subito maggiormente gli effetti deteriori dell'era post-industriale.
Se prima il problema dello sfruttamento dei bambini era confinato nel perimetro di società sottosviluppate o in via di sviluppo, oggi, nell'era della globalizzazione, questo costume è stato quasi istituzionalizzato.
Non ci sono solo infatti i bambini delle favelas brasiliane, ma anche quelli che, loro malgrado, lavorano per le grandi multinazionali della società occidentale.
Questi sono i concetti mirabilmente espressi, grazie all'indispensabile apporto delle maestre, in otto canzoni e altrettante scenette teatrali, cantate e recitate dai bimbi della "Pastrengo".
Sullo sfondo vi erano anche temi drammaticamente attuali, come la guerra e la discriminazione per i portatori di handicap.
In particolare, questi ultimi sembrano essere il simbolo di una società piena di contraddizioni, che si preoccupa di trovare nuovi e tartufeschi neologismi, come "diversamente abili", ma che mantiene ancora le barriere architettoniche negli edifici pubblici.
Sono temi e concetti che possono sembrare banali, ma che acquistano un significato nuovo se vengono espressi da chi lo fa con l'ingenuità che è tipica di una stagione della vita, l'infanzia.
Anche dal punto di vista tecnico la rappresentazione è perfettamente riuscita e le maestre interessate possono essere davvero orgogliose, e del loro lavoro e della preparazione dei bimbi.