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Criminalità in ascesa.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La recente sparatoria tra forze dell'ordine e malviventi, durante il tentativo di rapina a uno sportello bancario San Giacomo d'Acri, ha suscitato vivo allarme tra i cittadini.
Le forze politiche e sociali hanno prontamente interpretato questo diffuso senso di preoccupazione collettiva.
Nell'ultima riunione del consiglio comunale, il sindaco Nicola Tenuta ha affermato, in via non ufficiale, che probabilmente Acri potrà contare su un finanziamento regionale di 500 mila euro da destinare alla creazione di una nuova struttura che dovrà ospitare le forze dell'ordine.
Acri ha un'estensione territoriale di circa duecento chilometri quadrati e un numero senz'altro insufficiente di carabinieri chiamati a intervenire in caso di necessità.
Finora questo problema è stato affrontato unicamente con la bravura dei militari della Benemerita, che hanno fatto di tutto per sopperire all'esiguità dell'organico.
Nei giorni scorsi l'onorevole Mario Oliverio ha inviato una lettera al prefetto di Cosenza per segnalare, la difficile situazione dell'ordine pubblico ad Acri.
"I cittadini e il consiglio comunale del centro presilano - scrive Oliverio - hanno già sollecitato da più di un anno il rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine sul territorio, con l'istituzione di una stazione dei Carabinieri, nella frazione di San Giocamo.
In questa frazione risiede una popolazione di cinquantamila abitanti e l'istituzione di un presidio di sicurezza sul territorio è più che giustificato".
Per il presidente del circolo locale di Alleanza nazionale, Alfonso Gattabria, occorre esprimere "un vivo e sentito ringraziamento al comando dei carabinieri di Acri per avere sventato il recente tentativo di rapina a San Giacomo.
Nell'azione i carabinieri hanno dimostrato, ancora una volta, il loro coraggio, nell'assolvimento del loro dovere.
Possiamo stare tranquilli, perché l'arma dei carabinieri, da sempre vicina ai cittadini, svolge un ottimo lavoro e continuerà vigilare sulla nostra sicurezza".
Sulla questione dell'ordine pubblico; con un comunicato è intervenuta anche la Cna (Confederazione Nazionale dell'artigianato e delle piccole imprese) ad Acri.
"La Cna - è scritto nella nota - visto il susseguirsi di rapine e tentate rapine nel territorio di Acri, facendo proprie le istanze e le preoccupazioni delle imprese associate operanti nella zona di San Giacomo e, nell'esprimere tutta la sua solidarietà ai cittadini che qui risiedono, chiede a tutte le associazioni presenti sul territorio di fare fronte comune, al fine di respingere questi atti criminali e nello stesso tempo aiutare le imprese e i cittadini e riacquistare la tranquillità, favorendo l'azione delle forme dell'ordine, che hanno dimostrato di lavorare efficacemente per la tutela della sicurezza.
La Cna ritiene opportuno sollecitare tutte le iniziative necessarie a prevenire ed eliminare questi atti criminosi, che, oltre a danneggiare il patrimonio di enti, istituzioni e privati, mettono a rischio l'incolumità fisica dei cittadini.
Noi offriamo - conclude la nota - la nostra disponibilità a lavorare affinché il territorio di Acri sia preservato da qualsiasi azione che danneggia la sicurezza dei cittadini, limitandone la qualità della vita".

PUBBLICATO 11/5/2004

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