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Udc, orgoglio democristiano.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Nell'iniziativa dell'Udc di Acri, tenuta ieri nella Sala Polivalente, è andato in scena l'orgoglio democristiano. Presente praticamente il gotha regionale del partito. Tanti gli interventi, per due ore e mezza di convegno, iniziato con circa un'ora di ritardo. Tra i tanti temi trattati, si sono stagliati gli attriti, a livello regionale, tra l'Udc e Forza Italia, che la manifestazione acrese ha, se possibile, acuito, e l'irritazione per i riferimenti fatti dal candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia, Mario Oliverio, alla Ss 660 e alla Sibari-Sila. Che vi siano delle frizioni interne alla Casa delle Libertà alla Regione è ormai un segreto di Pulcinella, ma alcuni toni sono al limite del rispetto delle alleanze. Il titolo del convegno era "Udc: il "c'entro" della politica nella Provincia di Cosenza". Dopo il saluto del segretario provinciale dell'Udc, Giancarlo Pellegrino, vi sono stati numerosi interventi. Raffaele De Vincenti, segretario della sezione di Acri centro, ha richiamato il senso del titolo dell'iniziativa politica, sottolineando che ciò che alcuni maliziosi osservatori avevano considerato un errore ortografico era in realtà il cuore del dibattito. Peccato che quei maliziosi abbiano messo le mani anche sul cartello alle sue spalle, affisso dagli stessi organizzatori, in cui centro era stato scritto al posto di "c'entro", che è lo slogan scelto dal partito di Follini per questa campagna elettorale. Nessuno ha fatto esplicitamente il nome di Raffaele Senatore, ma le polemiche delle scorse settimane tra l'esponente di Forza Italia da una parte e Tassone e Trematerra dall'altra sono state al centro del dibattito. Franco Pilieci ha definito «immorali alcune scelte fatte da Forza Italia nella distribuzione degli incarichi nella Sanità» e ha invitato il partito di Berlusconi alla coerenza con le dichiarazioni del Senatore Antonio Gentile. Per il vice-Ministro Mario Tassone, «non ci siamo, perché il centro-destra non può essere solo un'alleanza elettorale, ma bisogna riempire di contenuti politici l'alleanza, altrimenti ognuno va per la sua strada». Insomma, ce n'è quanto basta per alimentare le fibrillazioni interne al centro-destra. Sul fronte locale, l'intervento più ricco di interesse è probabilmente stato quello di Luigi Bonacci, neo-segretario del Comitato Cittadino dell'Udc. Bonacci ha chiaramente detto di voler invertire la tendenza nei rapporti con il centrosinistra. Non più muro contro muro, ma dialogo, «per aumentare il peso contrattuale della nostra città»ß. Bonacci ha anche ricordato che «sono stati movimentati 57 miliardi di lire di investimenti negli ultimi quattro anni, a fronte dei 19 del centrosinistra nel triennio 1996-1999». Il senatore Gino Trematerra, che è anche segretario regionale dell'Udc, si è soffermato sulle dichiarazioni di Oliverio, nei giorni scorsi. Trematerra è stato duro e lo è stato perché il deputato di San Giovanni in Fiore lo ha punto nel vivo. A Trematerra gli impegni assunti da Oliverio, secondo cui Ss 660 e Sibari-Sila saranno tra le priorità della nuova amministrazione provinciale, proprio non sono andati giù. Secondo il Senatore dell'Udc, «Acri non può più essere presa in giro da Mario Oliverio. Per Acri, in più di dieci anni, non ha speso una lira. Ora non può appropriarsi di opere che altri stanno realizzando Oliverio non è buono neanche per la sua terra, considerato che a San Giovanni in Fiore ha portato solo assistenzialismo e povertà». Mentre Trematerra proferiva queste frasi, Mimmo Barile, candidato alla presidenza della Provincia dal centro-destra, annuiva convintamente. Secondo Barile, «ciò che fino a qualche settimana fa appariva una missione impossibile, ora non lo è più: si può vincere. Secondo un sondaggio della Margherita, di due giorni fa, io sarei al 43%, Oliverio al 46%. Quest'ultimo non ha mai conosciuto la necessità di lavorare, e non lo ha mai fatto». Hanno portato il loro contributo alla discussione anche Nicola Tenuta, Sindaco di Acri, Vincenzo Taverna, consigliere provinciale uscente che ha annunciato di avere ritirato la sua candidatura per dissapori interni alla coalizione, Nino Gemelli, parlamentare europeo uscente e candidato alla stessa carica per l'Udc, e Natale Zanfini, consigliere provinciale uscente e candidato dell'Udc al prossimo consiglio provinciale.

PUBBLICATO 20/4/2004

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