Sabato prossimo 18 dicembre, alle ore 18, si terrà l'inaugurazione del nuovo circolo di Alleanza Nazionale "Luigi Filosa", a San Giacomo d'Acri, in via Lungostrada. Per l'occasione verrà presentato anche il sito internet www.alleanzanazionalesangiacomo.it. Saranno presenti i vertici locali e provinciali del partito di Gianfranco Fini. Si tratta del secondo circolo di Alleanza Nazionale nel territorio di Acri. L'altro è quello dedicato a "Giorgio Almirante" di Acri centro, di cui è presidente Alfonso Gattabria.
La presenza in giunta di un assessore di An, il prof. Rocco Le Pera, ha senza dubbio posto le condizioni per un maggiore radicamento sull'intero territorio comunale, tradizionalmente roccaforte della sinistra.
San Giacomo è una frazione assai popolosa ed è collocata in una zona di confine tra i Comuni di Acri e Corigliano. E' sempre riuscita ad avere negli ultimi anni una interessante rappresentanza in consiglio comunale.
Che San Giacomo rappresenti un tassello di fondamentale importanza nelle strategie politico-elettorali dei partiti è ormai un dato acquisito.
Non è un caso che qui hanno circoli o sezioni Democratici di Sinistra, Udc, Forza Italia e Alleanza Nazionale.
Avere una classe dirigente locale favorisce senz'altro il compito di penetrazione in una specifica realtà, anche nella prospettiva delle ormai imminenti elezioni comunali, in programma per la prossima primavera.
In tale prospettiva, al di là del riposizionamento strategico dei partiti sul territorio, non vi sono grosse novità; né per le alleanze, né per le candidature.
Nelle scorse settimane vi sono state delle schermaglie interne al centro-destra tra Udc e Forza Italia.
Il movimento di Berlusconi lamentava scarsa collegialità nelle scelte di governo e un rifiuto ad affrontare, da parte degli alleati, in questo momento, il discorso su programma e candidato a sindaco per le prossime elezioni.
Al di là di certi accenti un po' forti, ormai sembra una pura formalità la conferma dell'attuale primo cittadino, Nicola Tenuta, quale candidato della Casa delle Libertà.
Così come sembra accertato che una costola del centro-destra, quella che ha dato vita ad "Acri nostra", affronti la competizione elettorale in piena autonomia.
Le cose sono assai più complicate e incerte nel centrosinistra.
Il coordinamento di tutte le forze alternative all'attuale maggioranza di governo fa fatica a portare a sintesi le posizioni di tutti i partiti.
Se permarrà questo stato di cose, con troppi appetiti da soddisfare, il centrosinistra rischia concretamente di ripetere il medesimo errore che gli costò la storica e cocente sconfitta nelle elezioni del 2000. Ora come allora è la divisione interna il pericolo maggiore da sconfiggere. Senza una assunzione di responsabilità di tutte le sue componenti, la Grande alleanza democratica ha buone chances di replicare un vecchio film, che a suoi elettori proprio non è piaciuto.