Consegnata la petizione.
Luciana Pisarra
Sono state raccolte circa centosettanta firme, il numero preciso non ha importanza, quello che importa è invece l'essere riusciti a portare avanti un'iniziativa, che, secondo l'impegno preso ieri dal primo cittadino di Acri, avrà dei frutti concreti: un primo intervento per proteggere il sito archeologico, sarà attuato nei prossimi giorni, quindi, per l'estate 2005, è stata programmata la prosecuzione delle indagini. Per quelle persone che, per motivi geografici, non sono riuscite a firmare la petizione cartacea, riporto di seguito la lettera di accompagnamento della raccolta. "Sono passati ormai più di quattro anni dalla sospensione delle ricerche archeologiche a Colle Dogna, il sito protostorico indagato negli anni 1999 e 2000 dall'équipe di ricerca e studio della cattedra di Protostoria Europea dell'Università "La Sapienza" di Roma. Una interruzione così prolungata ha determinato una situazione a dir poco allarmante: dall'ultimo sopralluogo effettuato nell'ottobre scorso dagli archeologi che si occuparono delle indagini (dottori A. Castagna e A. Schiappelli) è risultato che l'esposizione dell'area agli agenti atmosferici ha provocato la crescita incontrollata di vegetazione invasiva, la lacerazione del telo posto a protezione dello scavo e inevitabili fenomeni di dilavamento del terreno; la contiguità dell'Istituto Tecnico Commerciale, inoltre, ha determinato l'accumulo di rifiuti di ogni genere nella stessa area. Risulta dunque evidente la necessità di intervenire al più presto, innanzi tutto per provvedere a fornire il sito di misure protettive temporanee, affinché siano almeno limitati i danni che potrebbero scaturire dall'ulteriore esposizione agli agenti atmosferici di cui sopra, quindi si dovrebbe integrare il telo nei punti in cui risulta strappato e dotare l'area di una copertura provvisoria; poi, una volta trascorsa la stagione invernale, il passo doveroso sarebbe la ripresa delle indagini, con una nuova campagna di scavi, da svolgersi nei mesi estivi del 2005. Il costo di nuove indagini ammonterebbe, secondo l'ultimo preventivo degli archeologi, a 13000 euro ca., cogliamo così l'occasione per smentire voci circolate in più occasioni, secondo le quali servirebbero invece migliaia e migliaia di euro per continuare le ricerche. Non è nostra intenzione utilizzare termini "forti" né offendere alcuno, ma appare quantomeno triste il fatto che un Comune come Acri non dimostri di avere la volontà di investire una somma irrisoria per la propria storia e appare altresì inspiegabile la totale indifferenza dimostrata in passato da codesta Amministrazione per una questione così importante, è come se il sito archeologico di Colle Dogna, che invece è una realtà rilevante nel panorama archeologico calabrese, non esistesse. Con la presente raccolta di firme chiediamo, inoltre, una maggiore attenzione a problematiche di simile natura, considerato che il nostro territorio comunale, fortemente interessato da emergenze archeologiche si è rivelato essere a forte rischio archeologico. E' il nostro passato, proteggiamolo!" |
PUBBLICATO 8/12/2004
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