Mi sembra necessario chiarire alcune cose in merito alla vicenda del palazzetto dello sport.
Occorre partire con una premessa: non è mio costume polemizzare gratuitamente.
Ciò detto, dando per scontato che sia giustissimo dare a Cesare quel che è di Cesare, mi preme fare una domanda ( retorica ) all'indirizzo del sig. Alessandro Feraco e lo faccio volutamente su acrinrete.info, seguendo quella che evidentemente è una sua abitudine, cioè quella di non schiodarsi dalle pagine del suo sito.
Egr. sig. Feraco, perché, nel momento in cui si è accorto che quella che circolava sotto l'etichetta di ideona era invece una quasi-realtà per Acri, non lo ha fatto presente a coloro che in buona fede pensavano fosse veramente un'ideona, o meglio una necessità, per la gioventù acrese?
Il perché glielo dico io e mi perdoni il vernacolo, ma non trovo espressioni in italiano che possano avere la stessa forza: "A gatta e da dispenza cum'è si penza", per i non acresi: chi è sempre in mala fede non può credere nella buona fede degli altri, specie se gli altri non la pensano allo stesso modo.
Il sig. Feraco ha rincorso l'errore, frutto di ignoranza, in cui siamo caduti, lo ha covato e ha fatto lo scoop, sul suo sito naturalmente, perché il sig. Feraco non si degna di scrivere nel "forum del nemico", neanche per fare legittime e sacrosante correzioni e/o precisazioni, neanche per dovere di cronaca, anche se dimostra di frequentarlo, il "forum del nemico".
Non riesco a capire l'espressione "compagni di tastiera", mi suona come "compagni di merende", con la stessa valenza negativa.
Quello che lei, sig. Feraco, non sa accettare, e lo ha dimostrato in più di una occasione, è che ci sia qualcuno che, utilizzando il suo stesso mezzo, dica cose, esprima opinioni, diverse dalle sue.
Nonostante le apparenze remiamo tutti verso lo stesso obiettivo, nella stessa direzione: il bene della comunità, di cui tutti, peraltro, facciamo parte.
Ma chi sta nella maggioranza, al governo, deve pagare un prezzo: essere soggetto al dissenso; l'opposizione, in caso contrario, avrebbe un altro nome.
Chiudo con una precisazione: questo sito non è nato con finalità politiche per come intende lei la politica, così come lei ha ampiamente descritto su un foglio cittadino, è nato con l'intento di offrire un servizio ai cittadini, con la volontà di creare un luogo, anche se virtuale, in cui far incontrare le persone, anche quelle lontane.

Cordialmente, Gianluca Garotto.