"Davvero una gran bella manifestazione. Non ho mai visto tanti volontari tutti insieme".
E' il commento, fatto a margine, dell'Ing. Edoardo D'Andrea, dirigente della sala operativa della Protezione Civile della Regione Calabria, a dare il senso del successo del convegno di ieri ad Acri.
Nel centro presilano vi erano associazioni di volontariato provenienti da tutta la regione.
L'iniziativa è stata promossa dal Gruppo Volontari della Protezione Civile di Acri e dall'AIRF(Associazione Italiana per la Ricerca e la Formazione).
Il convegno, sul tema "Protezione Civile: la colonna mobile calabrese", si è tenuto nella sala "Giovanbattista Falcone", del Palazzo Sanseverino-Falcone.
La stessa in cui si riunisce il Consiglio Comunale.
Ha introdotto i lavori l'Ing. Roberto Caiaro, figura-quadro della Protezione Civile-Volontariato e presidente provinciale della Fir-CB di Cosenza.
Dopo i saluti di Nicola Tenuta, Sindaco di Acri, Albino Pellegrino, presidente del Gruppo Volontari della Protezione Civile, e Simona Rocco, membro dell'AIRF, vi sono state le relazioni previste dal programma.
L'Ing. Caiaro ha introdotto, a grandi linee, i temi che sono stati poi approfonditi dagli ospiti.
Il Dott. Antonio Salpietro, funzionario del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, si è detto molto soddisfatto di quanto ha trovato in Calabria.
L'Ing. Edoardo D'Andrea, che ad Acri è già stato altre volte, ha invece rimbrottato i Comuni.
Molti di questi enti infatti non si sono ancora dotati del necessario strumento del Piano di Protezione Civile.
"L'anello debole dell'attuale sistema integrato - ha spiegato l'Ing. D'Andrea - è rappresentato proprio dai Comuni.
Se le comunità locali non sono organizzate, rischiamo solo di perdere tempo".
La Dott.ssa Nadja Pagliaro, Psycological Disaster Manager, ha poi approfondito gli aspetti psicologici degli eventi calamitosi.
Ha chiuso i lavori l'Assessore Regionale alle Foreste, Forestazione e Protezione Civile, Dionisio Gallo.
L'esponente della Giunta Regionale ha ricordato come fino a due anni e mezzo fa, "in Calabria praticamente la Protezione Civile non esisteva. Serviva solo a portare acqua dove era necessario farlo".
Gallo ha anche detto che "non basta redigere su carta i Piani Comunali di Protezione Civile, ma occorre che vengano recepiti anche dagli strumenti di sviluppo urbanistico".
In sostanza, è necessario che nascano nel momento stesso in cui vengono concepiti i Piani Regolatori Generali.
L'iniziativa è stata patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, dall'Assessorato Regionale Foreste, Forestazione e Protezione Civile, e dall'Amministrazione Comunale.
Impeccabile l'organizzazione, priva di difetti e particolarmente apprezzata da tutti.
Per l'occasione, erano presenti anche le forze dell'ordine, tra cui una rappresentanza dei Carabinieri, guidata dal Capitano della Compagnia di Rende, Andrea Pagliaro.