News Letto 1189  |    Stampa articolo

I cittadini del centro attendono decisioni sul Prg.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
L'ormai certa rottura dei rapporti tra l'amministrazione comunale e il professor Pierluigi Cervellati, consumatasi di fatto con le parole che il primo cittadino ha pronunciato in consiglio, ha generato un rinnovato allarme tra i cittadini che risiedono nel centro storico.
Il sindaco, nella seduta dell'assemblea civica di giovedì scorso, ha ammesso che esistono delle divergenze di veduta con il tecnico incaricato di redigere il nuovo Piano regolatore generale. In verità, Cervellati l'incarico l'ha ricevuto da un'altra giunta comunale, zuella che nel 1995 era guidata da Pasquale Zanfino e sostenuta da una coalizione di centrosinistra.
In sostanza, l'insigne urbanista l'attuale amministrazione comunale l'ha avuto in eredità.
Cervellati aveva impostato lo sviluppo urbanistico di Acri su due direttrici: riqualificazione del centro storico e blocco momentaneo delle costruzioni in centro.
Il primo punto era implicito nello stesso momento in cui era stato contattato Cervellati, che alla riqualificazione dei centri storici deve gran parte della sua fama.
Sul secondo è nato il contenzioso con la nuova amministrazione comunale.
In sostanza, fermare le costruzioni significava creare indubbie ricadute negative in termini economici, con un intero settore, quello edilizio, che sarebbe andato in sofferenza e avrebbe privato i cittadini del diritto di costruirsi una casa laddove erano nati e cresciuti. Questo era ciò che pensava l'amministrazione comunale e ciò che ha detto a Cervellati. Il punto è che glielo ha detto tre anni fa.
Solo la settimana scorsa ci si è accorti della incompatibilità. In tutto ciò, è il centro storico a ritrovarsi a questo punto senza una prospettiva. Finora, per stessa ammissione del primo cittadino, per la parte più antica della città è stato fatto poco o nulla. Che ci fosse il professor Cervellati a redigere il nuovo Piano Regolatore generale, per quanti vivono nel centro storico era una sorta di garanzia sul futuro.
Ora quella garanzia è venuta a mancare e sono riemersi tutti i dubbi del passato. Il governo cittadino ha sin qui diretto tutte le sue attenzioni al centro, preoccupandosi poco della parte vecchia.
E' una scelta di politica urbanistica che ora assume nuovi significati. Il punto è che, a pochi mesi dalla fine della legislatura, l'amministrazione comunale non ha bisogno di un nuovo piano di sviluppo urbanistico.
Il Prg lo sta costruendo sulle strade e nelle piazze, con molti interventi.
Ora serve un nuovo tecnico che li ratifichi e li "legittimi" di un nuovo piano regolatore da omettere sulla carta.

PUBBLICATO 8/10/2004

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

Opinione  |  LETTO 2356  
La mia generazione ha perso!
Un uomo che è capace di trattare temi tanto importanti come la politica, l'amore, il sociale tutto in un cd e riuscire a vendere milioni di copie.
Leggi tutto

News  |  LETTO 2125  
Si discute di economia pensando alle comunali.
La nuova legge finanziaria è stata al centro di un incontro promosso nei giorni scorsi dai Socialisti Democratici Italiani di Acri.
Leggi tutto

News  |  LETTO 2199  
Il Sindaco risponde alla petizione.
Con la presente voglio esprimerLe il mio apprezzamento per la passione e l'interesse mostrato verso la ricerca archeologica sul nostro territorio ed in particolare verso il sito Colle Dogna.
Leggi tutto

Opinione  |  LETTO 2064  
Buon Natale 2004.
Auguri dalla Redazione di acrinrete.info
Leggi tutto

Opinione  |  LETTO 2506  
I piatti della tradizione.
Nella notte di Natale la tradizione gastronomica acrese prevede alcune pietanze che non devono mancare nel cenone.
Leggi tutto