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Lo scuolabus per Padia rimarrą per tutto l'anno.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
L'inizio dell'anno scolastico ha riservato ai bambini che si sono iscritti alla prima elementare del plesso di Padia una gradita sorpresa.
Come i loro colleghi più grandi, infatti, hanno potuto raggiungere la scuola con lo scuolabus.
La querelle sullo scuolabus, tra genitori e abitanti di Padia da un lato e l'amministrazione comunale dall'altro, lo scorso anno finì addirittura davanti al Tar che si schierò dalla parte dei bambini.
Tutto era nato dalla decisione del governo cittadino di sopprimere gradualmente il servizio di trasporto gratuito dei bambini che frequentavano il plesso di Padia.
Furono in particolare gli insegnanti delle altre scuole del centro delle altre scuole del centro abitato a esercitare pressioni nei confronti degli amministratori. Che cedettero. In pratica, il servizio di trasporto, secondo la loro tesi, creava una condizione di vantaggio per Padia, penalizzando le altre scuole. Queste ultime infatti, negli ultimi anni, avevano notevolmente assottigliato la presenza di bambini.
Diverse le tesi di genitori e abitanti di Padia.
Infatti quella di istituire un servizio di trasporto gratuito per quanti decidevano di frequentare la scuola elementare di Padia era una decisione che nulla aveva a che fare con logiche interne alla scuola. Inoltre, la diminuzione delle nuove iscrizioni non era, così come sostenevano gli insegnanti degli altri plessi, una emorragia da ascrivere allo scuolabus, ma più semplicemente al calo demografico.
In ogni caso, tra le proteste del comitato di genitori e abitanti di Padia, l'amministrazione comunale decise che, a partire dallo scorso anno, solo coloro i quali godevano di questo servizio potevano continuare a usufruire dello scuolabus. In pratica solo i bambini della prima classe non potevano salire a bordo.
Così in quattro anni il servizio si sarebbe progressivamente esaurito. La decisione del tar, al quale il comitato ricorse, tuttavia non riguardò il merito della vicenda, ma un vizio di forma.
Infatti il relativo atto deliberativo della giunta giunse in ritardo, e questo bastò a inficiarlo. In pratica la decisione sarebbe solo stata rinviata a quest'anno. Invece l'amministrazione comunale ha deciso di non perseverare. Così anche i dieci nuovi ospiti di Padia possono andare a scuola con il pulmino giallo. Il caso si è sgonfiato e intorno all'antico rione di Padia vi è senza dubbio meno tensione.

PUBBLICATO 22/9/2004

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