In una Sala Polivalente gremita all'inverosimile, sabato scorso si è tenuta la presentazione dell' associazione Onlus "Susy, sorriso di Dio". L'iniziativa trae origine dalla testimonianza di una ragazza, Susy Fusaro, morta lo scorso 21 giugno per leucemia.
La sua vita si è bruscamente interrotta a soli 22 anni. La decisione di fondare un'associazione che si prenda cura delle persone direttamente o indirettamente colpite dalla leucemia, attraverso ogni forma di assistenza, da quella morale a quella materiale, è quasi un atto dovuto nei confronti di questa straordinaria ragazza.
E' una iniziativa tanto più lodevole quanto più promossa a "ciglio asciutto".
Troppe volte infatti, all'indomani di tragedie, individuali o collettive, sull'onda emotiva dei buoni sentimenti, ci si lascia trasportare da propositi che rimangono lettera morta.
L'idea di costituire questo tipo di associazione è stata perseguita con pervicacia. Con la ragione più che con l'emozione viva per la scomparsa di Susy.
La straordinaria serenità dei suoi genitori, Ortenzia Nigro e Gennaro Fusaro, e del suo fidanzato Francesco Liguori, sono un'assoluta garanzia sulla serietà di questa iniziativa.
Hanno accolto tutti con affetto, ma senza nulla concedere ad atteggiamenti patetici, ma tutto sommato giustificabili. L'associazione sarà presieduta dalla mamma di Susy. La signora Ortenzia ha preso la parola e ha commosso tutti.
Lo ha fatto in maniera esemplare, senza cadere nella retorica dei buoni sentimenti, ma con la consapevolezza di aver preso in mano il testimone che sua figlia le ha consegnato.
Susy ha scoperto la sua malattia pochi mesi prima di morire.
Quelli successivi sono stati mesi terribili.
Il nome dell'associazione trae origine dall'espressione di un religioso che ha conosciuto Susy nei corridoi e tra i reparti dell'ospedale di Catanzaro. Il suo solare sorriso, che il sacerdote ha definito "sorriso di Dio", in un luogo di morte e tristezza, era per davvero il segnale di una presenza straordinaria.
Sabato scorso sono intervenuti in molti a portare una loro testimonianza.
Purtroppo non sempre si è trattato di interventi originali.
Gli scopi dell'associazione, come ha spiegato Vincenzo De Luca, sono molteplici.
Quello principale è rappresentato dallo "sviluppo e dalla diffusione delle ricerche scientifiche sulle leucemie linfomi e mielosi e altre emopatie maligne e l'organizzazione e il miglioramento dei servizi e dell'assistenza socio-sanitaria in favore dei leucemici e altri emopatici e delle loro famiglie, privilegiando il volontariato, senza fini di lucro, in armonia con altre associazioni italiane contro le leucemie".
La sede è ubicata nell'antico Palazzo Feraudo, in pieno centro storico, ed è stata messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale. Tra le attività in programma, vi è anche uno spazio riservato all'Africa.
Susy sognava di poter contribuire a dare una mano alla gente di quel continente.
Durante il suo funerale, nello scorso mese di giugno, sono stati raccolti circa tre mila euro.
Sono già stati spediti in Africa e hanno contribuito alla costruzione di una chiesa.