L'atteggiamento della giunta regionale nei confronti delle Comunità montane non va giù al presidente della Comunità montana "Destra Crati" Francesco Attico.
"Venendo meno clamorosamente - scrive Attico in una nota - agli impegni formalmente sottoscritti nel marzo scorso, tra i capigruppo consiliari e il coordinamento delle Comunità montane, nella sede del consiglio regionale, la giunta regionale, che spende i soldi dei calabresi in consulenze, e la sua maggioranza, hanno approvato l'11 agosto scorso la legge reg. n. 18, con la quale la giunta stessa è autorizzata a concedere contributi a copertura della quota di cofinanziamento per enti pubblici e/o strumentali degli stessi, prelevando i fondi trasferiti alla Regione Calabria dal Fondo nazionale per la Montagna, giusta legge 97/94".
"Con questo provvedimento - continua il presidente della Comunità montana "Destra Crati" - si vengono a privare le Comunità montana delle uniche risorse per gli investimenti a loro disposizione, risorse che finora sono state utilizzate per finanziare i progetti di sviluppo e di rivitalizzazione delle aree interne".
"Invece di valorizzare e potenziare il ruolo delle Comunità montane, - ha detto ancora Attico - che abbracciano la maggior parte del territorio calabrese, con quest'ultimo indegno provvedimento si tenta di affossarle definitivamente".
"Con forza questa amministrazione, da un lato si ribella contro tale scempio e invita la maggioranza regionale a rivedere la sua posizione, cancellando questa odiosa e ingiusta disposizione; dall'altro sollecita le amministrazioni delle altre Comunità montane calabresi a far sentire forte il loro dissenso e a organizzarsi per ottenere dalla Regione il giusto riconoscimento del proprio ruolo a tutela delle popolazioni montane, popolazioni che sono ancora più svantaggiate, in una realtà regionale già di suo disastrata".