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Permangono i disagi.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Permangono i disagi per i commercianti di Piazza Matteotti. I lavori, iniziati lo scorso mese di novembre e che si sarebbero dovuti concludere il 2 giugno, sono in corso e non si intravede all'orizzonte una nuova scadenza. Gli operatori commerciali che speravano di rimettere in sesto i loro bilanci nella stagione estiva sono rimasti delusi. I ripetuti incontri con gli amministratori per cercare una soluzione che permettesse loro di non abbassare la saracinesche, si sono rivelati del tutto inutili. Chiudere un tratto di strada per ben nove mesi, per un bar o una pizzeria al taglio, che vivono soprattutto su una clientela "di passaggio", può significare la loro rovina commerciale.
Questo i commercianti interessati ai lavori di piazza Matteotti e corso Sandro Pertini lo hanno detto più volte, sia al sindaco che ai tecnici. I quali hanno assicurato che alla fine dei lavori anche costoro avranno i loro vantaggi. Tutto sta a superare, se ci riescono, questo periodo. Intanto c'è chi denuncia la perdita di oltre 50 mila euro dall'inizio dei lavori.
Al momento gli operai hanno rivolto le loro energie al corso Sandro Pertini, abbandonando momentaneamente la piazza. Nelle scorse settimane vi sono stati dei rallentamenti, tutto sommato fisiologici, dovuti, a quanto sembra, anche alla mancanza di alcuni materiali.
Se il tempo lo permetterà e se non vi saranno altri intoppi, è possibile che il sindaco Tenuta possa tagliare il nastro tra settembre e ottobre.
Così come avvenuto per piazza Sprovieri, prima che i lavori vengano completati, l'area potrebbe venire parzialmente aperta. Ciò che chiedono gli operatori di quella zona è un po' di buonsenso, cioè contemperare le esigenze tecniche di realizzazione dell'opera alle impellenti necessità dei loro bilanci. Nel merito dei lavori, la piazza e il corso incominciano a prendere forma e sembra che la forma piaccia ai cittadini.
L'istituzione di questa ampia isola pedonale ha creato inevitabili ripercussioni sul traffico cittadino, che ,con vari interventi, sono state solo in parte ridimensionate.
Ora l'urgenza è rappresentata dai commercianti che da questi lavori vedono minacciato il loro futuro. Occorre far presto e soprattutto bisogna che l'amministrazione comunale adotti nei loro confronti un atteggiamento più conciliante. Non si possono immolare sull'altare delle esigenze dei tecnici numerosi posti di lavoro. A un anno dalle elezioni, oltretutto, per gli amministratori non sarebbe un buon affare.

PUBBLICATO 27/8/2004

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