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“Compagnia di marrapielli.”

Maurizio Garotti
Foto © Acri In Rete
Acri, serata del 16 agosto, Anfiteatro Comunale, sta per andare in scena il "Festival del Bergamotto" Ospite DJ Francesco.
Fonti ben informate ci dicono che il Senatore Gino Trematerra ha abbandonato l'anfiteatro comunale dopo uno scambio di battute con l'assessore Lupinacci; oggetto del dialogo, tra i due uomini politici, il fatto che l'entrata all'anfiteatro era consentita solo acquistando un biglietto dal costo di 7,00 €, dopo che su tutti gli organi ufficiali dell'Amministrazione Comunale era stato pubblicizzato come appuntamento ad ingresso libero.
La stessa fonte riferisce: "più che di uno scambio di battute, è stato un monologo del Senatore che ha, addirittura, definito compagnia di marrapielli gli organizzatori della serata" che hanno perso, così, l'occasione di offrire alla cittadinanza una serata di musica ad ingresso gratuito.
Per dovere di cronaca riferiamo tale fatto, dando tutto il credito che merita alla fonte che ce l'ha riportato, anche se personalmente non me ne importa niente e prendo siffatto avvenimento, a pretesto per fare un cappelletto insolito (un po' di gossip, di pettegolezzo estivo!) ad alcune brevi riflessioni sulla maggioranza e sull'opposizione che nulla (forse!) hanno a che vedere con la rassegna canora di Acrinscena.
Penso che l'attuale maggioranza non abbia ancora superato la crisi; infatti, non è stato nominato un Vicesindaco né un Assessore al Bilancio. Diciamo pure che siamo alla presenza di un classico "Governo balneare" che attende l'arrivo dell'autunno affinché maturino le condizioni per un accordo stabile tra le forze politiche, dopo l'entrata in scena di "Acri Nostra". Arriverà l'autunno, ma "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"* e chissà che oltre alle foglie non cadrà pure l'Amministrazione. Ma non cadrà, perché a tenerla insieme c'è il potere (il potere del suddetto Senatore che in pubblico e a ragione tira le orecchie agli organizzatori di Acrinscena!). Non cadrà anche perché la trasformazione del paese che questa amministrazione ha attuato era necessaria e dovuta, dopo anni di isolamento, anche se dal punto di vista culturale c'è tanto, ma ancora tanto da fare. Perché se sul finire degli anni sessanta Andreotti parlava di un progresso e di un benessere economico dell'Italia mai avuto prima, Pasolini rispondeva che il progresso non poteva solo misurarsi con il fatto che in ogni casa c'era una lavatrice, ma erano altri i dati da esaminare e che davano, invece, un quadro desolante degli italiani avviati verso una preoccupante omologazione culturale; così il progresso della città di Acri non è solo una valanga di necessari lavori pubblici, né un mese di spettacoli all'Anfiteatro, ma devono essere altri i fattori che devono essere considerati e i problemi da risolvere: la mancanza di lavoro che costringe all'emigrazione frotte di giovani; il tirare a campare di molte attività commerciali; l'assenza di uno scambio culturale tra generazioni dovuto principalmente alla non valorizzazione delle capacità di molti giovani, che solo nel momento in cui si confrontano con realtà esterne vengono apprezzati, non avendo mai avuto da Acri nessuna possibilità…
E mi fermo qui, pure io faccio vacanza…ma l'opposizione? A già la sinistra!
Se penso alla sinistra e al Coordinamento delle forze di centro sinistra mi viene in mente una poesia di Montale, "Avevamo studiato per l'aldilà / un fischio, un segno di riconoscimento. / Mi provo a modularlo nella speranza / che tutti siamo già morti senza saperlo". Cosa c'entra? Mettiamola così: non vorrei che noi di sinistra stiamo ancora modulando questo segnale di riconoscimento per ritrovarci e, intanto, perdiamo tempo tra le nostre divisioni e le nostre beghe interne. Ma purtroppo si sa che la sinistra acrese (con la "s" minuscola) sfruttando un potere ideologico riducibile a qualche forma oscura di autorità o di influenza sulle masse, ci ha promesso un mondo migliore che non è mai arrivato e che non è riuscita a darci in 40 anni di governo locale. Lo stiamo ancora aspettando credendo nei valori e nei principi della Sinistra con la "S" maiuscola. Questa forza ideologica ci ha, in qualche modo, dato un fischio di riconoscimento per quando verrà questo mondo migliore, ma non vorrei che stiamo tentando ancora di regolarlo non accorgendoci di essere andati oltre il sogno e di aver creduto a delle belle favole.
Detto in parole povere: tutti coloro che si definiscono di sinistra e hanno occupato negli ultimi venti anni posti rilevanti di potere, dovrebbero andare a casa e non occuparsi più di politica. Dovrebbero fare posto. Ma non se ne vogliono andare e con una prepotenza intellettuale e una furbizia levigata da anni e anni di attività politica dettano legge e nemmeno si sognano di recitare il "Mea Culpa" per gli errori commessi durante la loro attività politica.
Ma queste mie parole sono un fischio di riconoscimento al quale ricevo nessuna risposta, me ne torno nel sogno di un mondo migliore che arriverà.
Per chiudere questo articolo così come è stato aperto, con un po' di chiacchiere estive, riporto che il Senatore Trematerra per assistere al concerto dei Pooh il giorno 13 agosto, ha regolarmente fatto la fila all'ingresso dell'Anfiteatro, come tutti i cittadini munito di biglietto. Lo so, non ha fatto nulla di speciale, ma lo riporto solo perché altri muniti dell'arroganza del potere hanno preferito intrufolarsi da ingressi laterali…il Senatore sta (saggiamente e con calcoli politici consentiti e che non devono meravigliare!) guadagnando punti agli occhi della gente.

* Giuseppe Ungaretti "Soldati"


PUBBLICATO 17/8/2004

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