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«L'Inps ha abbandonato Acri».Dure critiche della Cgil alla sede provinciale dell'Inps.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Dura presa di posizione del responsabile acrese della Cgil, Domenico Vuono, nei confronti della sede provinciale dell'Inps. In una nota Vuono, ritiene che l'Inps di Cosenza abbia "abbandonato a se stesso il centro operativo di Acri, che conta su un bacino d'utenza di circa 35 mila persone. Da aprile - è scritto nel comunicati - vengono garantite solo alcune presenze mensili, con scarsa importanza per le problematiche interne di gestione e con l'accumulo di molti ritardi nelle liquidazioni delle prestazioni. La Cgil di Acri esprime forte disappunto riguardo alla posizione assunta dal centro operativo Inps di Acri, non ché della sede provinciale di Cosenza, circa la mancata liquidazione delle domande di Ds "agricola ad alcuni lavoratori a tempo determinato (sono alcune centinaia le domande sospese solo al centro operativo Inps di Acri) Nella maggior parte dei casi, la causa è la mancata presentazione, alle sedi Inps, da parte dei datori di lavoro, delle denunce aziendali. Tra l'altro, questa richiesta è avvenuta circa dieci anni fa, ed è stata presentata da una buona parte delle aziende, ma la registrazione da parte dell'Inps non è mai avvenuta. La parte il problema è dovuto anche alla distrazione di qualche impiegato Inps, che, nel compilare gli elenchi anagrafici agricoli, non ha considerato il diritto concesso ai lavoratori per glie venti calamitosi, dalla legge 185 del 14/02/1992, e successive modifiche, respingendo così la prestazione. Quale colpa hanno i lavoratori se l'azienda non ha ottemperato agli adempimenti amministravi? Quale colpa hanno i lavoratori se qualche impiegato distratto commette degli errori? L'Inps - spiega ancora Domenico Vuono - ha illegittimamente sospeso l'erogazione delle indennità ai lavoratori agricoli, gli unici a subire il diretto effetto di un comportamento ingiusto, soprattutto nei confronti di quegli stessi lavoratori che hanno regolarmente svolto la loro attività, affrontando non pochi sacrifici e percorrendo centinaia di chilometri al giorno per raggiungere il posto di lavoro, e per i quali la chiesta indennità costituisce una componente fondamentale di reddito che consente la loro sopravvivenza. Inutili i tentativi e gli inviti da parte dell'organizzazione sindacale agli uffici periferici, nonché alla sede centrale di Cosenza, che non desistono da questa banale presa di posizione. Addirittura, dopo impegni presi dal dirigente sede provinciale per una immediata risoluzione dei problemi; a oggi, nonostante sia trascorso più di un mese da quando i lavoratori più fortunati hanno regolarmente percepito l'indennità di disoccupazione, come riscontro notiamo solo la superficialità che alcuni dipendenti del centro operativo Inps di Acri mostrano rispetto alle richieste di chiarimenti dell'organizzazione sindacale in merito a questi problemi. La Cgil - conclude Vuono -, qualora l'Inps dovesse persistere in questo assurdo atteggiamento, illegittimo e illegale, darà vita a una mobilitazione di tutta l'organizzazione a sostegno di quei lavoratori che da questo ingiusto provvedimento vedono direttamente lesi i loro diritti".

PUBBLICATO 6/8/2004

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