Alle tre e mezza di ieri notte, e dopo sette ore e mezza di estenuante maratona notturna, il Consiglio Comunale di Acri ha votato il Bilancio consuntivo 2003.
Undici i voti a favore, dieci i contrari.
Considerato che una discussione così lunga era tutto sommato prevedibile, non si comprende perché si sia dovuta convocare la riunione alle ore 19:00, per poi iniziarla alle 20:00.
Questo è un consiglio comunale che si riunisce solo nei casi in cui la legge glielo impone e, quando lo fa, si preoccupa di cercare orari in cui l'uditorio sia ridotto all'osso. La riunione di mercoledì scorso presenta due aspetti assai interessanti e che dovevano incaricarsi di fare chiarezza sullo scorcio conclusivo della legislatura: quello politico e quello amministrativo.
Per quanto riguarda il primo, l'Amministrazione Comunale tira un sospiro di sollievo.
Il gruppo di "Acri nostra", ufficialmente costituitosi in Consiglio, pur avendo sottolineato la sua indipendenza rispetto all'esecutivo, alla fine ha votato il documento.
Tenuta, in ogni caso, attende chiarezza politica e ha chiarito che "se dovessi accorgermi di non avere più i numeri, non avrò esitazioni a dimettermi".
Che comunque vi siano ancora problemi all'interno della maggioranza è evidente.
A circa un mese dalla rimozione di Martelli, non è stato nominato il suo successore, e la giunta è priva sia del vice-sindaco che dell'assessore al Bilancio.
E questo non è certo un segnale incoraggiante.
Il primo cittadino è stato il protagonista assoluto della riunione del civico consesso.
Ha letto la relazione introduttiva e ha replicato a tutte le obiezioni mosse da una agguerrita opposizione.
Tenuta ha orgogliosamente difeso l'operato della sua giunta, con una presentazione del Bilancio Consuntivo meno tecnica e più politica.
Nel suo intervento iniziale, durato circa un'ora, il primo cittadino ha anticipato molti dei temi della prossima campagna elettorale, rintuzzando, in quello conclusivo, gli attacchi degli avversari politici.
Si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa, rinfacciando al centrosinistra "l'ennesima beffa di Oliverio, che, ancora una volta, nel formare la giunta provinciale, si è dimenticato di Acri, considerata alla stregua di un serbatoio di voti".
Per quanto riguarda l'aspetto amministrativo, il sindaco ha elencato tutti gli interventi compiuti nello scorso anno e ha annunciato quelli in cantiere per il prossimo.
Le opposizioni di centrosinistra hanno duramente attaccato l'amministrazione comunale, accusata di "vendere solo fumo" e di essersi limitata a costruire soltanto una piazza in quattro anni di attività.
Secondo le minoranze consiliari, il sindaco Tenuta "lascia una città peggiore di come l'ha trovata all'inizio del suo mandato".
Nel merito delle cifre, il primo cittadino ha spiegato che "l'amministrazione comunale è riuscita a far fronte a una situazione finanziaria obiettivamente difficile per tutti gli enti locali, attraverso l'aumento della platea dei contribuenti. Questo ci ha permesso di non aumentare il carico fiscale, secondo il principio che bisogna pagare meno, a patto che paghino tutti".