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Sipario su Acrinscena.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Si infittisce il mistero sulla rassegna estiva Acrinscena.
La terza edizione, secondo dichiarazioni ufficiali dell'amministrazione comunale, era in programma a partire dal 20 luglio, cioè da oggi.
Eppure sulla vicenda vige un riserbo assoluto, come se si fossero date delle consegne da rispettare.
L'impressione, nonostante le inevitabili voci, è che anche quest'anno gli spettacoli nell'Anfiteatro si tengano.
Magari sarà un programma meno ambizioso di quelli precedenti, ma Acrinscena si farà. E' possibile, ma siamo nel campo delle pure ipotesi, che l'argomento sia rimasto in stand-by, in attesa che venga definitivamente archiviata la crisi politica al Comune.
Intanto tutti sanno che, poco prima di Ferragosto, nella struttura di Via della Sila si esibiranno i Pooh.
Si fanno anche altri nomi, ma qui siamo nel campo delle congetture non suffragate da fonti attendibili.
Ciò che tuttavia irrita e preoccupa è invece l'assoluto silenzio, anche delle opposizioni consiliari, sui conti della rassegna dello scorso anno. Eppure sull'edizione del 2002 scoppiò, durante la scorsa estate, un'autentica bufera.
Il centrosinistra è arrivato finanche a chiedere conto di 104 mila euro, che si riferivano alla prima edizione di Acrinscena, alla Corte dei Conti.
In attesa che su questa vicenda l'organo si pronunci, sembra sia clamorosamente calata una cortina di apparente disinteresse su quanto sia stato speso nel 2003 per realizzare la rassegna estiva.
Vi è un balletto di cifre che furono diffuse poco prima dell'inizio degli spettacoli sui fondi messi a disposizione dalla Regione Calabria.
Fu detto che l'amministrazione Comunale, a differenza di quanto accaduto nell'edizione precedente, non avrebbe intaccato il proprio, misero bilancio.
Su quest'ultimo aspetto tuttavia non c'è chiarezza e, quel che è strano, non la chiede nemmeno l'opposizione. Perché l'amministrazione Comunale, a distanza di un anno, non rende note le cifre ufficiali di Acrinscena 2003? E perché le opposizioni di centrosinistra, che pure nell'edizione precedente avevano incalzato il governo cittadino, stanno zitte?
Oggi i cittadini non sanno quanto la Regione Calabria abbia stanziato lo scorso anno per Acrinscena e se si sia dovuto far ricorso a fondi comunali aggiuntivi.
Su quest'ultimo aspetto avrebbe potuto far luce il Bilancio Consuntivo, che bisognava approvare entro fine giugno.
Non solo il documento contabile non è stato discusso e approvato, ma non è stata nemmeno convocata la relativa riunione del Consiglio Comunale, in barba ai principi di trasparenza e democrazia.
Quel che è peggio è che il Consiglio Comunale non è stato convocato unicamente per questioni di opportunità politica. Qualora fosse stato rispettato il termine di fine giugno, così come è avvenuto a Cosenza, nonostante la bufera politica, probabilmente il Bilancio non sarebbe passato.
Infatti in quel periodo la coalizione che sostiene la giunta municipale era minoranza in consiglio comunale.

PUBBLICATO 20/7/2004

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