In attesa che il solito comunicato annunci la buona novella, sembra che la crisi politico-amministrativa che ha investito la giunta comunale abbia avuto uno sbocco.
Dopo molteplici riunioni, quasi sempre infruttuose, l'associazione "Acri nostra", rappresentata nelle assise comunali da due consiglieri, stando alle notizie di fonti credibili, avrebbe deciso di garantire solo un appoggio esterno alla giunta guidata da Nicola Tenuta.
Questa soluzione politicamente indebolisce ancora di più la posizione del Sindaco, che non avendo ottenuto un coinvolgimento organico del movimento civico, non potrà contare sul suo appoggio incondizionato nello scorcio finale della legislatura.
Questo nel comunicato che nelle prossime ore formalizzerà la fine della crisi. Non sarà scritto, ma ciò che ha impedito ad "Acri nostra"di entrare nell'esecutivo è la posizione dell'ex vice-sindaco, Ottone Martelli.
Quest'ultimo nelle scorse settimane ha abbandonato Forza Italia per aderire all'associazione appena costituita.
Questo ha indotto Forza Italia a chiedere al primo cittadino di rimuovere dall'esecutivo Martelli, non riconoscendolo più come proprio rappresentante.
Tenuta non poteva fare altrimenti, e ha soddisfatto la richiesta degli azzurri.
La contestuale adesione ad "Acri nostra" dei consiglieri Milordo e Viteritti, che hanno abbandonato rispettivamente Forza Italia e Udc, ha tuttavia complicato le cose.
Infatti il centrodestra, senza il loro apporto, non ha i numeri in Consiglio Comunale per continuare a essere maggioranza.
"Acri nostra" per entrare in giunta chiedeva il reintegro di Martelli.
Forza Italia, al contrario, per rimanere nell'esecutivo, ha posto come condizione che l'ex vice-sindaco rimanesse fuori.
Quella di "Acri nostra", dell'appoggio esterno, è in sostanza una soluzione che non risolve assolutamente nulla.
Nei fatti la neonata associazione politico-culturale non si vuole assumere le responsabilità di un eventuale scioglimento del Consiglio Comunale, e di un commissariamento, ma non vuole un coinvolgimento diretto nell'amministrazione comunale, facendo pesare di volta in volta la sua posizione.
Formalmente "Acri nostra" aveva presentato una rosa di più nomi di possibili assessori al sindaco, anche se in realtà l'unica soluzione che avrebbe reso possibile il suo ingresso nell'esecutivo era rappresentata da Martelli.
In sostanza, Tenuta avrebbe dovuto optare per una scelta che avrebbe, per converso, determinato l'uscita dalla maggioranza di Forza Italia.
E' una situazione che la dice lunga sul logoramento politico di un centro-destra che arriva trafelato a fine legislatura.
Paradossalmente al sindaco converrebbe proprio ciò che il centrosinistra chiede a gran voce da qualche settimana: presentare le sue dimissioni.
Questo rafforzerebbe la sua posizione in una eventuale nuova candidatura e tutto sommato farebbe chiarezza su una situazione politica che l'accordo che si sta per ufficializzare nasconde.