A distanza di poco più di sessant'anni, la storia ha attribuito i giusti meriti a un anziano signore di Acri.
In un periodo in cui un riconoscimento non lo si nega proprio a nessuno, era sembrato quantomeno fuori luogo non riconoscere quello di chi ha vissuto da protagonista il periodo della Resistenza.
In verità, questa vicenda di protagonisti ne ha ben due: Francesco Cofone e Mario Gattabria.
Il primo ha ricevuto nelle scorse settimane l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italiana", direttamente dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Il secondo, esponente storico della destra acrese, si è preso la briga di scrivere al Presidente della Repubblica, affinché rendesse merito all'esperienza di Cofone.
E' stato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica a informare Gattabria della decisione di conferire la meritata onorificenza a Francesco Cofone.
Quest'ultimo, è un signore di 86 anni, che, dopo l'8 settembre 1943, per una serie di vicissitudini storiche e personali, ha militato nella Resistenza jugoslava, guidata da Tito.
Per sessant'anni tutti sembravano aver dimenticato il contributo personale di questo acrese, sia pure al di là del Mare Adriatico, alla causa della Resistenza italiana e alle manovre angloamericane.
Le cronache improvvisamente, nella scorsa primavera, riesumarono dalle polverose vicende di quella fase storica, anche l'esperienza vissuta da Francesco Cofone.
Mario Gattabria, che della destra acrese è una vera e propria icona, nel disinteresse generale, anche della sinistra, decise che era giunto il momento di rendere giustizia a questo anziano e arzillo signore.
Tuttavia, in questa storia non vi sono solo protagonisti in positivo, ma vi sono anche coloro che proprio non riescono a comprendere le dinamiche che hanno caratterizzato la storia nazionale nell'ultimo mezzo secolo.
Così l'amministrazione comunale di Acri, sostenuta da una coalizione di centro-destra, non ha recepito l'appello di una storica figura della destra acrese.
Gattabria, in sostanza, chiedeva all'esecutivo municipale, in occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione, di dare un segno di gratitudine a Cofone per quanto aveva fatto per il suo Paese.
L'amministrazione comunale, che in passato si era distinta anche per il disinteresse verso la figura di Giuseppe Algieri, acrese ucciso dai fascisti durante la Resistenza e al quale ha negato perfino una corona di fiori, non soltanto non ha raccolto l'invito, ma non si è nemmeno preoccupata di rispondere alla sollecitazione.
Lo scorso 8 luglio, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica provvedeva a riconoscere i meriti del signor Cofone, a rendere onore alla maturità politica e patriottica di Gattabria.
"Il Presidente della Repubblica - è scritto nella comunicazione-, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha conferito, con decreto del 2 giugno 2004, l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" al Sig. Francesco Cofone".
Quest'ultimo e Mario Gattabria hanno conquistato la promozione sul campo in Storia Italiana, l'amministrazione Comunale è stata clamorosamente bocciata.