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La Minisci dà lo sfratto alla destra.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Non le manda certo a dire la dottoressa Maria Cristina Minisci, responsabile cittadina dell'associazione politico-culturale. "Il campo". In una nota, l'ex presidente del consiglio comunale attacca duramente il centro destra e candida il centrosinistra alla guida della città.
«Storicamente - spiega la dottoressa Minisci - è un periodo, questo, tra i più brutti; e sul piano della democrazia, e su quello politico. Acri è una proiezione dello status nazionale. Un governo, che, per governare interessi particolari, piega le istituzioni ai valori di una classe politica che ne distorce le funzioni, con danni per tutti i cittadini, in barba a ogni regola. Il sindaco revoca la fiducia e la delega al vice-sindaco e non sente il dovere democratico di comunicarlo al consiglio comunale!»
Per la Minisci questo non è il primo e unico "vulnus" alle istituzioni.
«Infatti non si approva, a fine giugno, né a tutt'oggi, il documento di bilancio consuntivo per problemi interni alla maggioranza, che di fatto non esiste più. Si ignorano scadenza, regole, buon senso amministrativo. In passato prosegue la nota - c'è stato sempre un clima di grande rispetto fra le diverse appartenenze e notevole propensione all'ascolto. Oggi si palpa tra le parti politiche una rancorosa ostilità, immessa, tra l'altro, nel contesto civile».
«Se si osserva, per altro, ed è solo un'inezia, il modo di accesso dei cittadini al municipio e alle istituzioni, è emblematico: una specie di portinaio, buttafuori di turno, ferma i cittadini, con la boria del mozzo diventato capitano, in una nave di fantasmi.
Chiaro che la sinistra, eppure non abbia completato il superamento di alcuni nodi, ha perfettamente recepito l'indicazione che viene dall'elettorato: i nostri cittadini vogliono essere amministrati dalla sinistra e dalle forze di tutto il centrosinistra. Queste forze sono maggioranza».
«Il momento storico ci impone la ripresa della guida politica e sociale - dice la Minisci - Le intelligenze e le capacità nel centrosinistra ci sono tutte e sono funzionali a un progetto comune, oltre le divisioni. E' allora della politica che si apre al contributo di tutti e che include tutti».
«La partecipazione è un bisogno ce va soddisfatto: è il primo fondamento della democrazia e del sentirsi liberi. Noi de 'Il campo" - prosegue la dottoressa Maria Cristina Minisci - ci siamo e vogliamo contribuire alla costruzione di un solido patto tra le forze di centrosinistra, che poggi nelle grandi regioni dello stare insieme: valori culturali, scelte politiche, etiche e metodi. La nostra prossima iniziativa riguarderanno tutte le forze di centrosinistra e progressiste, su tematiche culturali, politiche, civili e sociali.Non minore sarà il nostro impegno per un progetto di natura scientifica-sociale, che riguardi l'intera collettività. Vogliamo caratterizzarci come laboratorio di idee che guarda al futuro di questa città».

PUBBLICATO 18/7/2004

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