La recente vicenda della scomparsa di un anziano signore, conclusasi purtroppo tragicamente, ha ulteriormente posto in evidenza il preziosissimo ruolo del volontariato.
Accanto ai carabinieri e al corpo forestale dello Stato, infatti, vi erano, nelle operazioni di ricerca, anche i volontari dell'Aspa.
L'associazione opera nei campi dell'assistenza sanitaria e della Protezione civile. L'esperienza acquista sul campo e una formazione continua le hanno permesso di guadagnare una forte credibilità. L'Aspa si regge unicamente su forme di finanziamento volontario, senza contare su elargizioni di enti pubblici.
E questo rende ancora più meritoria la sua azione. L'assistenza ai dializzati, l'organizzazione di viaggi anche in altre regioni, gli interventi in casi di emergenza di questa organizzazione ormai rientrano tra le risorse più preziose della comunità acrese. Il settore di protezione civile, nato da un paio di anni, ha in dotazione strumenti efficaci nel caso di interventi in seguito a eventi calamitosi, oltre a un personale adeguamento preparato.
Accanto all'Aspa, il mondo del no-profit acrese vanta un'invidiabile ricchezza di sigle, distribuito nei campi più diversi.
La protezione civile può contare, ad esempio, anche sull'indispensabile apporto, del gruppo volontari della protezione civile, sulla Dafne, e sul Gra. Tutte queste associazioni nei mesi scorsi hanno organizzato unitariamente un corso di formazione per volontari di protezione civile; dando anche prova ed esempio di maturità nel mettere da parte gli egoismi di appartenenza.
Nel campo dell'assistenza sanitaria, oltre all'Aspa, un ruolo importante lo giocano anche i volontari della Croce Rossa italiana.
Dell'universo del volontariato acrese fanno parte inoltre il comitato Pro centro storico, l'associazione arte millennium e numerosi altri soggetti in grado di svolgere un ruolo di ausilio, e non di sovrapposizione, nei confronti dei soggetti istituzionalmente deputati a programmare e intervenire nei diversi settori della società.

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