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La nave della legalità

Foto © Acri In Rete
Redazione
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LA NAVE DELLA LEGALITÀ, in ricordo delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, è rientrata da poco nel porto di Civitavecchia, ha portato più di 1300, tra giovani e docenti a Palermo, in piazza Maggione e poi in Via D’Amelio. Nell’aula bunker e sotto l’Albero di Giovanni Falcone. E sulla Nave della Legalità, nelle strade di Palermo, in Via D’Amelio e sotto l’albero della legalità c’erano i ragazzi della scuola Primaria dell’ IC “Vincenzo Padula” di ACRI a rappresentare tutte le scuole primarie della Calabria. Tutti in corteo a ricordare e testimoniare che il faro della la giustizia e della legalità mai deve spegnersi! Nemmeno nell’angoscia di giorni bui e pieni di sconforto come quel 23 maggio di 25 anni fa. Tanto più’ oggi, in un tempo che ha oscurato valori e civiltà, in un tempo in cui la vita umana ha il valore di palloncini che esplodono nel vento...in un tempo in cui moltitudini di migranti cercano rifugio e pace in terre ALTRE, dobbiamo insegnare ad amare la legge e continuare a credere nella Giustizia Giusta. Come docenti e come genitori, come cittadini e uomini tutti abbiamo il bisogno di continuare a credere che un mondo migliore possa esistere. Non SOLO in memoria di chi per giustizia e libertà ha perso la vita, ma anche in auspicio ai giovani che di futuro e speranza devono nutrirsi. Una delegazione di bambini delle classi quinte della scuola Primaria dell’I.C. Padula di Acri, diretta dalla Dirigente Simona Sansosti, accompagnati dalle docenti Gaetana Falcone e Stefania Falcone, erano sulla NAVE DELLA LEGALITÀ’, avendo vinto un prestigioso premio con il Concorso Falcone-Borsellino. Un’altra delegazione di bambini e genitori, a proprie spese, ha voluto unirsi ai sorteggiati, per poter portare la testimonianza della loro presenza nel commovente Corteo che da via D'Amelio si è congiunto ad un secondo avviatosi dall'Aula Bunker. Entrambi si sono poi ricongiunti sotto l'Albero Falcone, in via Notarbartolo, per il momento del Silenzio, alle ore 17.58, l'ora in cui è avvenuta la strage di Capaci.
Ma aldilà dei personalismi, ciò che conta, ciò che davvero serve trarre da questo bellissimo evento che ha visto protagonisti indiscussi questi ragazzini, è che la scuola ha ANCORA un ruolo NECESSARIO nella formazione degli uomini di domani. La Scuola è ancora, nonostante tutto, un Presidio inoppugnabile di valori condivisi, di scelte di senso e di consenso, ragionate alla luce dell’educazione e della civiltà.
#PalermochiamaItalia significa che il problema del sud non può essere relegato in seconda posizione, significa pensare alla lotta alla criminalità come uno degli impegni principali del nostro governo". In queste parole Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone e sorella del magistrato, racchiude il significato delle celebrazioni.
Palermo ha chiamato ed Acri con l’ Istituto Comprensivo “Padula” ha risposto: con la sua dirigente, Simona Sansosti, con tutti i suoi docenti, in particolare le insegnanti Stefania Falcone e Gaetana Falcone, con i propri alunni che, con Impegno e Passione, attraverso la gioia e il cuore si sono eretti a CATTEDRALI di SPERANZA per una società migliore.
















PUBBLICATO 30/05/2017 | © Riproduzione Riservata





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