COMUNICATO STAMPA Letto 3882  |    Stampa articolo

Il futuro non ce lo ruba nessuno!

Foto © Acri In Rete
Comitato - No Esternalizzazione
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Mercoledì  25 Gennaio si è svolto, in contrada Serricella di Acri, presso la saletta della chiesa, il secondo dei tre  incontri con i cittadini dopo che il primo, quello di San Giacomo era saltato per aver trovato le porte chiuse. 
All’incontro hanno preso parte i cittadini di “Là Mucone”, tutto il comitato “NO ALL’ESTERNALIZZAZIONE” e i consiglieri comunali di minoranza, i quali, questi ultimi, sono stati invitati come liberi cittadini e allo stesso tempo, conoscitori di tutti i dettagli tecnici inerenti al problema “esternalizzazione dei tributi” con relativo bando.
I cittadini presenti all’incontro, hanno avuto modo quindi, grazie agli interventi fatti da consiglieri, di capire bene sia i termini della delibera, approvata dal consiglio comunale in data 12 ottobre 2016 che quelli del relativo bando di gara emesso dall’amministrazione.
Tutti sono apparsi fin da subito indignati sia per via delle motivazioni  che hanno portato  questa amministrazione a fare questa scelta, sia per i termini con i quali è stata elaborata questa scelta.
La prima reazione è stata: “pagare più di quanto già si sta pagando in termini di tributi FA MALE”.
Alla fine dell’incontro infatti, dopo che a tutti era ben chiaro il quadro della situazione, gli animi si sono accesi e non sono mancati gli interventi anche da parte del pubblico in sala, durante i quali si è capito chiaramente che già in molti, erano pronti alla ribellione.
Questa intenzione però, è stata, da parte del comitato, momentaneamente sedata, in quanto Sabato 28 Gennaio 2017 presso la sala Cinema Teatro Nuovo di Acri si terrà l’ultimo dei tre incontri che avrà sempre come obbiettivo quello di informare anche i cittadini del centro, i termini di questa esternalizzazione.
Questo perché il comitato ritiene giusto che tutti sappiano.
Intanto per ora resta la grande amarezza per questa scelta politica che continuerà ad innalzare i costi dei tributi di questo paese, ma dai primi sentori, i nostri acresi incominciano a dire “ADESSO BASTA BASTA BASTA


PUBBLICATO 28/01/2017 | © Riproduzione Riservata





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