OPINIONE Letto 8546  |    Stampa articolo

Il comune non è vostro!

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


A seguito delle sentenze della Corte Conti, ormai cosa nota, il nostro comune è stato ufficialmente dichiarato in stato di dissesto finanziario. Ai molti pregiudizi di ordine economico che a breve cadranno in capo ai cittadini,  hanno già iniziato ad assommarsi una serie di disagi “accessori” e che intersecano anche e soprattutto la partecipazione attiva alla cosa pubblica di questi ultimi.
Esempio lampante ne è stato, non molti giorni fa, l’ultimo consiglio comunale che, praticamente, è stato partecipato ed ascoltato tra i soli componenti della stessa assise.
Per una serie di concause infatti, né l’emittente radio né quella televisiva hanno trasmesso i lavori della seduta. Probabilmente anche la prossima convocazione della massima assemblea cittadina subirà le stesse sorti.
Tredici anni fa, quando il nostro editore pensò di realizzare Acri in Rete, impiegò più di un mese a capire quale poteva essere la mission di un sito che, ben presto, divenne da un lato quella di aiutare gli emigrati acresi a sentirsi più vicini alla propria terra e dall’altro, quella di mettere a disposizione degli acresi residenti uno strumento di informazione e di condivisione delle idee che, negli anni, è cresciuto fino a diventare una testata giornalistica online tra le più lette dell’intera provincia.
Data la descritta situazione è con lo stesso spirito che abbiamo pensato di offrire GRATUITAMENTE attraverso il nostro giornale online, la trasmissione dei lavori consiliari e in data 24/1/2017 protocollavamo con numero 1476 la richiesta ad hoc, senza il minimo dubbio a riguardo dell’accettazione della stessa. Più volte questa amministrazione infatti, si è riempita la bocca con termini quali trasparenza, partecipazione democratica e via discorrendo. Oggi abbiamo la prova che erano e continueranno ad essere menzogne.
La risposta che ci è pervenuta è stata raggelante. Sia per il contenuto che per la tranquillità con cui questa amministrazione, nella persona di Luca Roselli, le ha messe nero su bianco (seconda immagine allegata).
L’autorizzazione ci è stata negata per due motivi. Il primo sarebbe il fatto che Acri In Rete è considerata da questa amministrazione una testata AVVERSA!
Si legge infatti che “l’attuale amministrazione è stata sempre avversata dal sito web acrinrete che invece di esercitare il diritto di cronaca più volte ha omesso di pubblicare comunicati di questa amministrazione  assumendo atteggiamenti imparziali.” Come se dovessimo essere un bollettino di regime. Peccato che in verità sul nostro giornale è apparso in pratica il 99% delle comunicazioni di questa amministrazione e, nei pochi casi in cui non è avvenuto, è perché la programmazione e la tempistica editoriale della nostra redazione non lo hanno consentito. Non di certo per una presunta avversità.
Ma forse questi PRESUNTI amministratori si riferiscono alle molte volte in cui hanno danneggiato questa comunità e noi, semplicemente, lo abbiamo raccontato.
Forse avremmo dovuto modificare la realtà dei fatti per far apparire virtuoso chi invece non lo è!
Il secondo motivo invece è ancora più preoccupante: si legge infatti che “Risulta inoltre che la s.v. ricopra cariche presso la segreteria locale del PD attualmente all’opposizione nell’assise consiliare, cosa che renderebbe suscettibile di interpretazione strumentale la richiesta avanzata (…)”. Inutile nascondere il fatto che siamo ancora increduli innanzi a queste parole.
Purtroppo, le idee politiche del nostro editore diventano decisive nel negare a tutta la cittadinanza un servizio utile alla loro partecipazione democratica.
Nel negare il diritto di informazione non solo alla nostra testata, ma ad una comunità intera. La discriminazione utilizzata come strumento di lotta politica.
Basiti per la gravità di quanto asserito vogliamo ricordare a questa amministrazione che:
- l’art. 3 della Costituzione Repubblicana recita al suo primo comma che: “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale innanzi alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
- l’art. 21 della Costituzione Repubblicana recita al suo secondo comma che: “ La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”
- L’art 19 della dichiarazione universale dei diritti umani recita che: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione,  incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”
Che ognuno possa trarre le dovute conclusioni.
Gianluca Garotto






PUBBLICATO 26/01/2017 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 434  
Obiettivo educazione ambientale e sostenibilità
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune.... ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 927  
Comunità in agonia e giovani smarriti
Lo smarrimento dei giovani è, forse, l' aspetto più dolente dell'agonia di una comunità che non è più tale. La... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 557  
Che ve lo dico a fare!
Chi se li ricorda i bei tempi della campagna elettorale? Emozionanti. Tutta l’attenzione incentrata sulla possibilità di avere per la prima volta una donna alla guida del Paese. Una leader capace di d ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 855  
Acri: tra dinamiche e mutamenti
La Calabria, secondo le ultime stime, entro il 2033 perderà altri 100.000 residenti. Quando si affrontano temi delicati come lo spopolamento bisogna farlo prendendo in considerazione il processo in mo ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 494  
Nuovo coordinatore regionale di Orizzonti liberali in Calabria
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione ...
Leggi tutto