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Tributo all’acqua

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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Evviva! Manca di nuovo l’acqua! Cosi, finalmente, proviamo a liberarci dalla schiavitù del lavarsi. Grazie tante a quelli che con tenacia ci regalano costantemente queste “emozioni”, che sono ancora più gradite in questi giorni di festa.
Diciamoci la verità, quello di lavarsi  è uno degli incubi peggiori della nostra vita, un vero tormento! Lavarsi le mani poi, è una vera ossessione, al limite del  patologico. Non ne siete convinti? Eppure, fateci caso, il tormento comincia già dal mattino. Come si fa, infatti, a uscire  di casa  con  le mani sporche? Certo che non si può. Comincia quindi il tour dei rubinetti. Pensate se capita, durante il giorno,  di stringere incautamente la  mano a qualche  amico. Orrore!  Guai a non lavarsi!  Per non parlare poi di quando  si esce dal bagno, compiere l’odioso rito  è addirittura obbligatorio! E dai! E prima di pranzare si può non farlo?  Certo che no. E pensare che  lavarsi le mani a volte può essere  un gravissimo errore, guardate   cosa ha  combinato Ponzio Pilato.
Ma volete  mettere quando manca l’acqua? Uno spasso! Niente bucato da stendere, niente più il fastidioso rumore dello sciacquone tirato del vicino che abita sopra di voi. Sono soddisfazioni.  Basta lavastoviglie da svuotare, niente più spaghetti da calare, niente più doccia da fare, che meraviglia! Lo so, ci sarà sempre qualcuno, con la “puzza sotto il naso”, che non apprezzerà il nostro originale “odore”.  Voi non fateci caso, anzi, all’occorrenza sostenete con orgoglio di non voler essere ritenuto responsabile dello sterminio di milioni di batteri!
Intanto, voglio complimentarmi con il brillante stratega che, per scoraggiare l’utilizzo dell’acqua, ha escogitato l’efficace idea di farla mancare senza preavviso. Un genio! Una tattica eccezionale che con un poco di fortuna farà si che le lavatrici  incautamente messe in funzione, possano restarci tutte  “secche” sul colpo. Cosa, mi dicono, sia già successa a una vicina di casa. Bene!  Del resto come diceva Mao Zedong: “colpirne una per educarne cento!”
Rallegramenti anche per l’ottima  idea di inserire in bolletta una  nuova tassa. Questo sì, vuol dire essere lungimiranti  Com’è stata chiamata? “Quota per manutenzione rete”, Ottimo! In questo periodo di vacche grasse chi volete che se ne accorga.
Se anche fosse, non c’è problema, si può sempre sostenere che la colpa è dei commissari. Non sono ancora arrivati? Allora si dirà che è tutta colpa  della nuova ditta privata in arrivo, quella incaricata di riscuotere i tributi. Del resto la paghiamo profumatamente o no?  A proposito, è già stato deciso a chi tocca questa volta infilarci qualche parente?

PUBBLICATO 23/12/2016 | © Riproduzione Riservata





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