Inaugurato il caffè letterario ricavato nel Palazzo Sanseverino Falcone
Rosanna Caravetta
Dopo tanto discutere, tra rinvii e querelle, ieri finalmente l'atteso taglio del nastro. Inaugurato il caffè letterario che trova la sua sede all'interno del settecentesco Palazzo Sanseverino Falcone, nelle sale poste al piano terra difronte il Museo Maca. A tagliare il nastro, indossando la fascia tricolore, l'assessore alla cultura, Paola Capalbo. Una inaugurazione che è stata fatta coincidere con ArcheoCafè, il primo di una serie di appuntamenti che si snoderanno nel nuovo centro letterario.
Si è trattato della presentazione dei risultati e delle prospettive future a conclusione della seconda campagna di indagini topografiche nel territorio di Acri. Assente per impegni istituzionali il sindaco Nicola Tenuta, gli onori di casa sono toccati , dunque, all'assessore Capalbo che, con le gote rosse dalla forte emozione, come lei stessa ha dichiarato , si è augurata che il caffè letterario, inteso come luogo appartenente a tutti coloro i quali vogliono smettere di stare a casa da soli, " non vi lasci indifferenti ma vi dia tante emozioni" . Un centro insomma dove potersi incontrare e confrontare e che "grazie ad una buona programmazione - ha aggiunto la Capalbo - alla quale stiamo già lavorando , permetta agli acresi di trascorrere un inverno meno noioso. Consapevoli delle nostre personalità particolari, noi gente di montagna dobbiamo con forza rivendicare l'appartenenza a questi luoghi speciali" . Il caffè letterario , ha poi concluso l'assessore , è frutto di un lavoro alacre e di " una amministrazione che si è rimboccata le maniche realizzando il tutto a costo zero" . Spazio poi all'archeologia i cui lavori sono stati introdotti da Anna Sposato , responsabile del settore cultura del comune che ha spiegato come a seguito della stipula della convenzione tra il Comune di Acri, l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università della Calabria, è stato attuato un importante progetto di indagini archeologiche sul territorio. Un plauso particolare agli archeologi professionisti e agli studenti che per cinque settimane , dallo scorso 12 settembre , sono stati impegnati, sul territorio comunale. A fare il punto sulle indagini condotte il professore Alessandro Vanzetti , Università La Sapienza Roma , che ha evidenziato come dai nuovi rinvenimenti è stata confermata l'occupazione preistorica molto diffusa sul territorio. Notevole, dai dati raccolti, anche l'impatto medievale/moderno. Ad oggi invece nessun rinvenimento che confermi la presenza di centri maggiori dell' Età del Bronzo e del Ferro. Delle dinamiche di occupazione territoriale in età storica , a chiusura dei lavori, si è invece occupato il dott. Damiano Pisarro dell' Università della Calabria che in questi mesi è stato prezioso anello di congiunzione tra gli amministratori e i centri di studio. |
PUBBLICATO 17/10/2016 | © Riproduzione Riservata
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