POESIA Letto 3838  |    Stampa articolo

Requiem per gli alberi di via Capalbo

Foto © Acri In Rete
Angelo Gaccione
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Li scorticarono vivi a Primavera
alcuni li ammazzarono subito
la loro sorte era segnata
i sicari siedono in Municipio
.

Il viale restò desolato
lo sguardo ne fu offeso
molte creature emigrarono altrove
qualcuno ne ricavò un guadagno.


Quando la mattanza diventò completa
pochi versarono lacrime
i più alzarono le spalle.


Fu molto più tardi che si capì
ch’erano morti alberi
non semplici uomini.

PUBBLICATO 20/07/2016 | © Riproduzione Riservata





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