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I dubbi di un cittadino “nervoso”

Foto © Acri In Rete
Francesco Spina
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Ad #Acri negli ultimi anni (mi riferisco almeno agli ultimi 10 o anche più) le cose non sono andate tanto bene (credo) , oppure qualcosa che doveva andare bene e poi andata un po storta, insomma avete capito.
Sarà la situazione economica mondiale , sarà che ad Acri stanno rimanendo solo i vecchi e gli scemi come me , sarà che la politica è come sempre una brutta bestia o che a volte noi cittadini siamo solo bravi a lamentarci, Bhu !!! non riesco a trovare il motivo preciso di tale inesorabile decaduta della città in cui vivo, ma sicuramente un motivo ci sarà.
Acri è una città strana , abitata da gente strana: amante dei forestieri ma allo stesso tempo poco aperta alle novità .
Ecco, proprio le novità. Ricordo che da bambino ascoltavo interessato  i discorsi di quelli più grandi di me, i quali sostenevano, che ad Acri doveva sorgere: un carcere , un distaccamento dell’università della Calabria, una strada che da Acri ci avrebbe permesso di raggiungere in 15 minuti Cosenza ,e addirittura  un’altra che in 10 minuti avrebbe dato la possibilità di fare il bagno a Corigliano e poi farci ritornare ad Acri magari passando anche dalla Sila per prendere il fresco sotto un pino (magari secolare). Ho citato giusto quello che ricordo a mente, scusate se ho tralasciato: Salumificio, Enel, Ospedale, Tribunale, Uffici vari ed eventuali  ecc ecc ecc . Alcune di queste opere le stiamo ancora aspettando,altre,invece, non si faranno mai, altre come ben sapete le abbiamo perse (per sempre). Non si realizzeranno per motivi abbastanza semplici (e forse anche un pò contorti) il carcere porta i delinquenti ; l’università porta studenti incivili, che si “accoppiano” poi con le nostre sorelle e/o figlie e magari si ubriacano la sera nei nostri bar, dopo aver mangiato come maiali nei nostri ristoranti; le strade??? Ma no, quali strade, se si fanno le strade che collegano Acri a Cosenza  (in 20 minuti) e a Corigliano (in 20 minuti) poi ad Acri “saglianu” i cosentini, i coriglianesi e magari anche qualcuno dei paesi Arbereshe ed è un casino, troppa gente di fuori non va bene, meglio coltivare il nostro orticello.
Ecco, ad Acri, secondo il mio modesto parere, abbiamo paura delle novità , paura delle cose che forse neanche conosciamo e che per allontanare da noi “demonizziamo”. Su ogni novità troviamo sempre il pelo nell’uovo o addirittura solo negatività , alcune delle quali buttate li tanto per, ma senza una reale conoscenza dei fatti.  Da cittadino “nervoso” e ingenuo mi chiedo: Ma perché il Comune di Acri non vuole discutere dell’eventuale adesione o meno alla Fondazione MaB Sila ? Cosa c’è di tanto problematico in una semplice discussione ? Mica si deve aderire ad ogni costo, ma almeno si darebbe la possibilità ai cittadini di capire cos’è il Mab Sila, cos’è la Fondazione MaB Sila e perchè sarebbe meglio aderire o meno a tale Fondazione.
Ripeto, non sto dicendo che bisogna aderire o meno, alcuni aspetti onestamente neanche li conosco, ma perché c’è tutta questa paura addirittura alla discussione?
Mi pongo queste domande, da cittadino dubbiosamente curioso e anche nervoso,  perché non vorrei che un giorno, i miei figli, alla lunga lista delle opere non volute e delle opportunità perse vadano ad aggiungere anche l’adesione (o meno) alla Fondazione MaB Sila.
Ah, giusto per continuare sulla scia del cittadino nervoso : ma per caso non è che anche questa volta la politica non fa alcune scelte per paura di perdere le poltrone?
Perché esaminando un pò i fatti , se non ho capito male, sembra che il Vicesindaco, sia favorevole (anzi favorevolissimo) al progetto MaB, al punto di minacciare coerentemente addirittura le dimissioni pur di far tornare la vista a quei consiglieri miopi ( l’ha detto più o meno lui) contrari all’ingresso del nostro Comune nella Fondazione MaB .
Pare infatti, che alcuni consiglieri di maggioranza, non siano affatto d’accordo all’ingresso nella fondazione MaB e dunque in caso di Consiglio votino contro , “spaccando” la maggioranza e mettendo in difficoltà (forse) il Sindaco ( perché con molta probabilità l’esito del voto potrebbe portare all’adesione alla Fondazione MaB contro il parere di questo consiglieri di maggioranza). Ma non è che per caso questo punto non lo si vuole portare in Consiglio Comunale proprio per evitare questa “spaccatura” o meglio “divergenza di opinioni ” nella maggioranza ? Sai com’è :  A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca . 
Ma non finisce qui, perché forse potrebbe esserci anche un colpo di scena. Immagino, infatti, che in caso di una non discussione in  Consiglio Comunale e dunque con la sicura non adesione alla Fondazione MaB, il Sindaco potrebbe trovarsi ugualmente in difficoltà, a questo punto,però, con le dimissioni (presunte ed annunciate) del Vicesindaco, il quale forse con lungimiranza ha capito che l’occasione  del MaB per Acri è da non perdere e giustamente non vuole anche lui “ammalarsi di miopia”.
Insomma non si capisce più nulla,questo è poco ma sicuro,  di certo in un modo o nell’altro  a farne le spese saranno sempre i cittadini sia quelli a favore sia quelli contrari .
Ma tanto ad Acri l’importante è mangiare e bere, perché alla fine #vatuttobene 

Chiudo riportando le parole di Cristiano Rocco, cittadino acrese:
Indipendentemente dal volere e dal parere dei singoli, credo che sia un dovere dell’amministrazione portare in consiglio, e con la massima urgenza, la discussione relativa all’ormai famosa fondazione MAB. Discuterne non vuol dire necessariamente esserne favorevoli all’adesione ma vuol dire analizzarne i pro e i contro e alla fine assumersi la responsabilità, come è giusto e doveroso per un amministratore, della scelta finale. 
Per quanto mi riguarda, credo che per un paese come Acri, ricchissimo dal punto di vista ambientale ma ahimè non in grado di sfruttare al meglio questa ricchezza, possa essere un’ottima occasione sia dal punto di vista della maggior salvaguardia del nostro patrimonio naturale sia dal punto di vista della ricaduta economica.

PUBBLICATO 15/03/2016 | © Riproduzione Riservata





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