OPINIONE Letto 5393  |    Stampa articolo

Difendiamo bosco Varrise

Foto © Acri In Rete
Flavio Sposato
condividi su Facebook


Abbiamo avuto notizia dell’intenzione dell’Amministrazione Comunale di Acri di procedere al taglio del bosco Varrise, riteniamo che la cosa non debba essere lasciata alle decisioni della sola Giunta comunale, ma che si debba mettere al corrente la cittadinanza tutta di cosa si intende fare del bosco stesso.
Acri ha solo tre boschi di sua proprietà: bosco Gallice, frutto essenzialmente di un rimboschimento di alcuni decenni fa, meritevole di protezione ma di modesto valore naturalistico; bosco Galluzzo, ottimo bosco di pino Laricio da salvaguardare con l’applicazione restrittiva di tutte le norme forestali vigenti ( non dimentichiamo che solo alcuni anni fa la deplorevole “distrazione” del Comune di Acri ha consentito un grave danneggiamento del bosco fermato poi dall’intervento del Corpo Forestale dello Stato); bosco Varrise  ottimo bosco di pino Laricio nel pieno della maturità, sede della ex colonia montana e di quello che avrebbe dovuto essere l’ostello della gioventù (ambedue in stato di abbandono) e tradizionale meta delle gite dei cittadini Acresi.
E’ vero che il bosco Varrise necessita di un intervento selvicolturale, non essendo stato fatto nulla negli ultimi decenni ed essendo il bosco ad alto rischio di incendio, ma bisogna tener presente che il valore ambientale, naturalistico, paesaggistico e turistico dello stesso ne rendono necessaria una particolare salvaguardia che va ben oltre le normali leggi forestali.
Un normale piano di assestamento forestale può prevedere a regime il taglio della maggior parte delle piante mature e lasciar crescere le piante più giovani; nel caso di bosco Varrise non si deve procedere ad un normale taglio selvicolturale (che ha scopi produttivi, cioè economici), bensì ad un intervento naturalistico  che ha lo scopo di proteggere le piante migliori e di difendere e migliorare il bosco, anche se questo significa una perdita economica.
Queste scelte vanno ragionate e discusse prima e su indicazione del proprietario del bosco, non possono essere lasciate ad un funzionario o ad un tecnico.
L’Amministrazione Comunale cosa vuol fare?  Cassa a spese del bosco e dell’ambiente? O salvaguardare un patrimonio di tutti i cittadini, anche di quelli futuri?























PUBBLICATO 07/01/2016 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

FOCUS  |  LETTO 530  
Focus. L'importanza del Triduo pasquale
Per i cristiani e i credenti la Pasqua è il momento religioso più significativo e importante. Don Davide Iuele, parroco di San Domenico ci illustra il Triduo pasquale ovvero l'ultima cena, la crocifis ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 616  
Conto consuntivo 2024. Il solito scontro tra maggioranza e opposizione. Già si lavora per regionali e comunali
Nella giornata di martedì il consiglio comunale, con dieci voti favore, tre contro e un astenuto (Sposato), ha approvato il Conto Consuntivo 2024. Durante la seduta fiume sono intervenuti quasi tutt ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1249  
Conto consuntivo 2024. L’affondo del consigliere Intrieri: “Un avanzo di bilancio che non migliora la vita dei cittadini”
Il consiglio comunale ha approvato, con dieci voti a favore, tre contro e un astenuto (Sposato), il conto consuntivo 2024. Un intervento deciso e critico è stato quello del consigliere ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 603  
Non sono complice
Ogni giorno la televisione, attraverso immagini sempre più drammatiche, ci mostra che cosa sta succedendo nelle zone di conflitto. La situazione diventa sempre più spaventosa. Un continuo susseguirsi ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 3089  
Giovani e sicurezza stradale: l'impegno dei Lions sul tema, a convegno con gli studenti acresi
Nella giornata di venerdì 11 aprile 2025 presso l'I.I.S. IPSIA-ITI di Acri, il Lions Club Acri e il Lions Club Arberia insieme hanno celebrato il Lions Day parlando con i giovani di sicurezza stradale ...
Leggi tutto