E basta con questa scuola del Si!


Pi Greco

Anche il borgo fra le montagne sta vivendo gli effetti negativi (prevedibili) della scuola del Si.
Aver utilizzato anche per la scuola la logica di mercato secondo la quale "il cliente ha sempre ragione", aver utilizzato anche per la scuola la stagione dei saldi pur di recuperare clienti (ormai in estinzione ), ha stravolto l' essenza stessa dell' educare. Si e' confuso il Dirigente di una scuola col direttore di un supermercato. E' stata attribuita ad entrambi la stessa finalita': trovare clienti. Trovare clienti per mantenere il personale. Trovare clienti per non rischiare di chiudere con la desertificazione demografica che incombe. Il fatto e' che intere generazioni di esperti ci hanno insegnato, e continuano invano a farlo, che non si educa col Si ma col No. Dirigere col Si e con i punti premio garantisce la clientela ma trasforma l' istituzione scolastica in un ibrido contenitore all' interno del quale il giovane che andrebbe educato si sente autorizzato dalla mancanza del No al totale disconoscimento di ogni sorta di regola sicuro di poter seguire istinti ed impulsi con liberta' assoluta. Tutto e' diventato lecito, permesso, autorizzato. I ruoli si sono totalmente invertiti. Così si e' dissolta la formazione del giovane. Chi dirige la scuola si e' trasformato in un burocrate impegnato solo kafkianamente nella gestione del castello di carte. Quando c'era la scuola del No chi dirigeva leggeva i temi degli allievi ed osservava i registri dei professori che guardava negli occhi. |
PUBBLICATO 24/02/2025 | © Riproduzione Riservata

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