COMUNICATO STAMPA Letto 463  |    Stampa articolo

L'eollico e la Sila Greca

Foto © Acri In Rete
Sinistra Italiana - Acri
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Una cittadina ormai in via di spopolamento dove chi amministra invece di rafforzare la naturale identità del territorio, fatta di storia, cultura, tradizioni e un ambiente naturale invidiato ed apprezzato da tutti, pensa di puntare sull'eolico per risollevare le sorti della città non è, a nostro avviso, gestita pensando ad un potenziale rilancio bensì al suo affossamento definitivo.
Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto modo di ribadirlo più volte attraverso comunicati e con gli interventi in assise del nostro consigliere Cofone, non siamo contrari alle fonti di energia rinnovabili ma riteniamo che queste vadano utilizzate laddove non arrechino danni all'ambiente e non siano impattanti dal punto di vista paesaggistico e naturale. Per tali motivi, secondo noi, l'intero territorio di Acri non si presta alla realizzazione di impianti eolici, considerato l’enorme patrimonio ambientale e gli aspetti paesaggistico-naturali che lo caratterizzano. Anzi, riteniamo che un’amministrazione lungimirante debba in tutti i modi cercare di valorizzare ed incentivare tali peculiarità, soprattutto nelle aree a ridosso del Parco Nazionale della Sila, potendo rappresentare un vero e proprio volano per l’economia locale. 
Il 13 novembre u.s. si è tenuto presso la sala Giunta delle sede municipale un incontro con i rappresentanti della società Hergo Renewables Spa in merito alla realizzazione del “parco eolico Acri” che la suddetta società vorrebbe realizzare nelle aree di Croce di Greca (19 aerogeneratori), Pertina, Sorbo, Montagnola e Bivio carro armato (1 aerogeneratore per ciascuna zona), per un totale di 23 aerogeneratori alti più di 200 metri.
All’incontro ha preso parte anche il nostro rappresentante in consiglio comunale Angelo G. Cofone il quale, appresa la notizia di una interlocuzione preliminare dell'amministrazione  con i tecnici esterni della Società, ha chiesto che l'intera minoranza consiliare potesse partecipare.  
Ciò che ci rammarica, ma che non ci sorprende, è il fatto che durante l’incontro sindaco e maggioranza anzichè ribadire la loro ferma contrarietà alla realizzazione di questo parco eolico, ed essere conseguenziali rispetto alle osservazioni negative inviate al Ministero per conto del comune, abbiano chiesto ai rappresentanti della Hergo Renewables Spa se fosse stato nelle loro intenzioni spostare il perimetro del progetto, modificandolo ed adeguandolo, dall’area maggiormente interessata di Croce di Greca a quella di serra Crista.
Sono state anche chieste delucidazioni sulle eventuali ricadute economiche positive che il progetto avrebbe portato per il territorio e la maggioranza ha voluto conoscere l’ammontare complessivo delle somme che sarebbero potute essere investite sul territorio in opere di compensanzione nel campo delle rinnovabili e per il risparmio energetico. In quel momento è calato il gelo nella sala della giunta municipale, difatti, i rappresentanti della Hergo Renewables, contrariamente a quanto preannunciato nel precedente incontro dai loro tecnici esterni (che avevano parlato di un investimento di circa 12-13 milioni di euro sul territorio), hanno tradotto in soldoni un beneficio economico di circa 400-450 mila euro l’anno per l’intera durata di funzionamento dell’impianto. Epperò, qualora questi introiti, da investire in opere di compensanzione per il territorio, venissero chiesti anticipatamente in unica soluzione si tradurrebbero in tre-quattro milioni di euro totali.
A questo punto una domanda sorge spontanea: se fosse stato confermato l’importo di 12-13 milioni di euro la maggioranza avrebbe forse cambiato idea sul divieto di realizzare un mega impianto eolico nell’area di Croce di Greca ? Per quanto ci riguarda nessun tipo di investimento e nessun adeguamento o modifica del progetto iniziale potrebbe compensare gli squilibri ambientali e paesaggistici e lo snaturamento di un’area come quella della Sila Greca, da salvaguardare e preservare nella sua bellezza ed integrità come patrimonio naturalistico di tutti gli acresi e non solo.
Che nelle intenzioni dell’amministrazione ci sia quella di realizzare un parco eolico a tutti i costi  nella zona di Serra Crista non è una novità, da più tempo lo dicono a gran voce, ma arrivare a mercanteggiare parti del territorio con la società promotrice pur di realizzare questo obiettivo ci pare davvero troppo !
Dopo che i rappresentanti della Hergo Renewables hanno rappresentato alle parti presenti alla riunione che la realizzazione di un parco eolico nell’area di Serra Crista appariva un’impresa piuttosto ardua per i pareri negativi già resi dalla Soprintendenza e dal Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria e per la conformazione del territorio (troppo boschiva), qualcuno della maggioranza è addirittura giunto a suggerire di spostare il progetto in località Galluzzo (zona La Mucone), individuata come area idonea in base ad una delibera consiliare del lontano 2006. E di questo i rappresentanti della Hergo Renewables Spa hanno preso annotazione. Magari a breve ci ritroveremo con un altro progetto anche in quella zona con il beneplacito dell'amministrazione?    
Sinistra Italiana Acri, così come il consigliere Cofone, che si è sempre distinto in questa battaglia fino a beccarsi una querela per diffamazione conclusasi nel nulla da parte del sindaco e della giunta comunale, ribadisce la ferma contrarietà alla realizzazione di qualsiasi parco eolico sull’intero comprensorio comunale in quanto incompatibile per le sue caratteristiche orografiche con questo genere di impianti industriali. Infrastrutture impattanti e devastanti in un contesto naturale e paesaggistico come il nostro che ne risulterebbe irrimediabilmente compromesso per le generazioni a venire. Anche per questo motivo chiediamo il ripristino della delibera consiliare n. 43 del 2012 nella parte relativa all’area di Serra Crista.  
L’amministrazione Capalbo, invece, la vede diversamente e spinge affinchè venga realizzato un parco eolico sul nostro comprensorio, anche se ancora oggi diversi dei suoi componenti (sindaco, vice sindaco, assessore ai servizi sociali, consigliere di maggioranza C. Manfredi) non hanno ben spiegato alla città come mai hanno cambiato idea sul punto nel giro di pochi anni. La coerenza in politica, purtroppo, è diventata un optional. 
In conclusione l’incontro pare si sia concluso con un nulla di fatto. Salvo novità dell’ultima ora,  essendo risultata improduttiva l’interlocuzione in merito alla realizzazione del parco eolico Acri in località Croce di Greca, non si è parlato di un riaggiornamento della riunione ed ogni parte è rimasta sulle sue posizioni: la Hergo Renewables Spa andrà avanti per la propria strada cercando di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e l’amministrazione comunale dovrebbe fare muro ed opporsi in tutte le sedi alla realizzazione di questo obbrobrioso progetto.   
Preoccupanti ed in parte destabilizzanti sono risultate le dichiarazioni del sindaco in merito a presunti accordi già intercorsi, e forse già perfezionati, tra alcuni proprietari di terreni in località Croce di Greca, che rientrano nel perimetro del progetto, e la Hergo Renewables. Se ciò dovesse risultare vero vorrebbe dire che ci sono cittadini acresi che, probabilmente poco informati sull'impatto che questo impianto potrà avere sul nostro territorio, sono disposti a sacrificare questa ampia fetta di Sila ancora incontaminata in nome del Dio denaro, infischiandosene degli irreversibili effetti negativi per l’intera area e di quanti con sacrificio e per una vita ci hanno investito anche per il futuro.

PUBBLICATO 29/11/2024 | © Riproduzione Riservata





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