La lunga corsa di Viteritti: dopo la laurea col Monopoli punta alla Serie B
Lorenzo Topello
Quando Douglas Sisenando Maicon, conosciuto semplicemente con l’ultimo dei tre nomi, palleggia in faccia ad Amauri e trova l’angolino della porta della Juventus regalando la vittoria dello scontro diretto all’Inter, un ammirato Orlando Viteritti lo osserva dalla tv di casa ad Acri, 18mila anime o giù di lì in provincia di Cosenza. Maicon e Mourinho esultano un migliaio di chilometri più a nord, preparandosi a festeggiare il Triplete di lì a un mese, mentre il sedicenne Orlando chiama il padre: “Hai visto che spettacolo Maicon? Ricordati: se arrivo in Serie A come lui ti do una mano a comprare una ditta”. Il punto è che Viteritti deve ancora completare la trafila giovanile con la squadra del suo paese. E spuntare diverse altre cose nella lista delle soddisfazioni da togliersi entro i 30 anni: la laurea, l’ingresso nei Professionisti, più di un gol pesante. Tipo quello contro il Benevento capolista, la scorsa settimana, decisivo per avvicinare il suo Monopoli a quella zona di classifica che fa pregustare la B.
LA DELUSIONE DE ZERBI — Subito uno spoiler: no, a 30 anni Orlando Viteritti non ha ancora esordito in Serie A. Ma si sta abituando a compiere passi decisamente svelti. Mandando il nastro un po’ più avanti rispetto al gol di Maicon contro la Juventus, c’è un Viteritti che fa in tempo a spegnere 20 candeline e poi riceve una chiamata impossibile da rifiutare: “Orlando, ti vuole il Foggia”. Ovvero una delle più ambiziose piazze del Sud, vogliosa di togliersi di dosso l’etichetta di società di Serie C. A Orlando, fino a quel momento promettente terzino destro del Termoli, non sembra vero. Ma il sogno dura pochi mesi: quando firma lo accoglie il tecnico Padalino, poi le cose in rossonero si mettono male e sulla panchina approda Roberto De Zerbi, alla sua seconda esperienza in assoluto da allenatore. E Viteritti finisce fuori squadra: “Uno dei momenti peggiori della mia vita. Sono stato messo ai margini perché il mister voleva gente già pronta per la categoria, io avevo bisogno di fare esperienza”. E il promettente terzino per cui tutti, a Cosenza e dintorni, fanno il tifo, torna nella squadra del suo paese. Ad Acri, in Eccellenza. Il treno dei Professionisti sembra sfilargli accanto senza possibilità di lasciarlo salire a bordo. LA RINASCITA A RENDE — Ma alla stazione passa un pullman, un po’ meno appariscente: lo porta a Rende, 30 chilometri da casa. Destinazione Serie D, comunque un passo in avanti. Altro spoiler: il Rende è una scheggia impazzita del girone del Sud di Serie D. E in un anno arriva in C. Dopo neanche 365 giorni, Viteritti ha scalato due categorie e il rifiuto del Foggia manco se lo ricorda più. Anzi, col Rende ci prende gusto e gioca due stagioni da fuoriclasse: i calabresi, da neopromossi in categoria, arrivano due volte ai playoff senza mai conoscere il significato dell’espressione “lotta salvezza”. Al secondo anno i calabresi vincono addirittura 9 delle prime 12 partite e in città si comincia a sognare in grande: lo chiamano il Rende dei miracoli. Orlando prende anche confidenza con il tabellino marcatori e nel 2019 chiude con 3 gol, discreto bottino per uno che prima di assaltare la porta altrui deve proteggere la propria. Su di lui ovviamente si fionda mezza Serie C e la spunta il Potenza, altri 200 chilometri più lontano da casa. Orlando impressiona anche in Lucania: quarto posto al primo tentativo, i suoi si fermano solo ai quarti di finale playoff contro la Reggiana che alla fine sbarca in Serie B. Gli altri festeggiano, lui resta in C. Gli serve uno stimolo in più per tener fede alla promessa fatta a papà e arriva una chance ancora un po’ più a nord: Monopoli, gennaio 2021. Viteritti parte bene, poi prende il Covid e rimane quasi 20 giorni in isolamento. Ad aprile, tre ore prima della partita col Palermo, il tampone è finalmente negativo: “Se ti muovi forse li trovi ancora al ristorante” gli dicono dalla società. Lui corre come fa sulla fascia, butta giù qualche boccone, subentra e segna al 94’: il Monopoli vince 2-1, la piazza è già conquistata. Discorso diverso per i playoff, centrati sì per due stagioni di fila ma mai portati fino in fondo. LA LAUREA CALCISTICA — E allora, perché potrebbe essere proprio questa la stagione della svolta per Viteritti e il suo Monopoli? Perché nella lista delle cose da fare a 30 anni, ne siamo certi, c’è l’approdo in Serie B: Orlando li ha compiuti lo scorso aprile e ha fatto in tempo a mantener fede a un’altra promessa, quella della laurea. Una rarità per chi prende a calci il pallone tutta la settimana. La materia? Scienze Motorie. La tesi? “Innovazioni tecnologiche nel calcio, l’impatto delle tecnologie avanzate sulle prestazioni degli atleti, l’analisi delle partite e l’arbitraggio”. E poi via sulla fascia assaltando l’area di rigore avversaria senza dare troppo nell’occhio: quest’anno ci ha preso gusto segnando prima al Foggia (e chissà se stavolta avrà pensato a quanto accaduto in maglia rossonera, dieci stagioni fa) nel rotondo 4-1 dei suoi, e poi soprattutto al Benevento capolista, matato 1-0 con un colpo di testa proprio del numero 77. Stacco imperioso su corner e poi via ad esultare sotto la curva: a Monopoli ora si vede da vicinissimo la Serie B. Avrà esultato anche Viteritti senior, in quel di Acri: una promessa è una promessa, ad aprire una ditta si è ancora in tempo. - fonte Gazzetta dello Sport |
PUBBLICATO 05/10/2024 | © Riproduzione Riservata
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