OPINIONE Letto 1180  |    Stampa articolo

La strage degli innocenti

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Nel 2023 le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro, secondo i dati dell’Osservatorio morti sul lavoro di Bologna, sarebbero 1.485, considerate anche le vittime del lavoro nero.  Questi numeri denunciano una spaventosa scia di sangue che lascia dietro di sé famiglie distrutte da un dolore insopportabile. Molti di questi lavoratori erano genitori che, uscendo la mattina di casa, non hanno avuto nemmeno la possibilità di salutare per l’ultima volta i propri cari. Del resto, non è normale morire sul posto di lavoro. Eppure, nello scorso anno è successo, in media, a 4 persone ogni santo giorno che Dio ha mandato sulla terra! Davvero non si può far nulla per fermare questa strage?
Quando accadono le tragedie come quella avvenuta pochi giorni fa nel cantiere della Esselunga di Firenze, che come ricorderete ha provocato la   morte di cinque operai, si assiste più o meno sempre allo stesso copione.
 I sindacati si indignano, i politici pure, il Governo si indigna più di tutti. I primi chiedono maggiori controlli sui cantieri; i secondi promettono maggiori controlli; il Governo “ Si costerna, si indigna, si impegna poi getta la spugna con gran dignità”. Sembra una fiera   dell’ipocrisia, perché di fatto nella realtà poi accade poco o nulla. Lo abbiamo già visto ad agosto dello scorso anno, quando a morire furono altri cinque lavoratori dilaniati sui binari della linea Torino-Milano da un treno che non doveva passare da lì.
Uno dei problemi principali che affligge questa benedetta Nazione è la memoria corta. Altrimenti avremmo sindacati, politici e governi certamente migliori.
Intanto però si continua a morire, attraverso un modello organizzativo che ha del fattore criminale in quanto impone il massimo profitto al minor costo.
Attraverso subappalti ”spezzettati” e senza controlli si abbattono i costi, a discapito della sicurezza che diventa non un investimento per la tutela di  tutti ma un pesante e costoso peso da sopportare per le Ditte.
Così i cantieri “frammentati” con le attività di tante piccole imprese che spesso non dialogano tra loro,  diventano vere e proprie polveriere nelle quali la catena delle responsabilità è sempre più sfuggente e troppo spesso elusiva. Di conseguenza la morte di un operaio difficilmente troverà dei responsabili, rimanendo quindi un reato impunito. Fino a quando le cose andranno avanti cosi, sui cantieri si continuerà a morire. Avremo, quindi, meno mogli e più vedove, non figli ma orfani. Basti pensare che sono già oltre 130 i morti dall’inizio dell’anno.
Una continua, dolorosa e inarrestabile strage di innocenti.

PUBBLICATO 24/02/2024 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 295  
Festa dell’Albero
Per celebrare questa singolare giornata, che ci ricorda che senza gli alberi, la vita sulla Terra sarebbe impossibile, l’amministrazione comunale di Acri ha aderito al progetto di Legambiente Serr ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 231  
Maggiore incisività
L’atteso derby di Calcio a 5 tra il Città di Acri e il Soverato Futsal non ha tradito le aspettative, al di là del risultato finale è stato un incontro dinamico e avvincente. ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 303  
Terzo tempo del volley, le società siciliane e calabrese nel segno della condivisione
Stare insieme. Condividere. Aggregare. Valori che nello sport sono fondamentali. Il girone H di Serie B di volley maschile – composto da squadre 3 calabresi (Raffaele Lamezia, Tonno Callipo e Bisignan ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 573  
Dispiace per i tanti tifosi. Ci rifaremo
Aver perso contro il Kratos ci lascia tanta amarezza. Tanta amarezza per aver perso il derby, tanta amarezza perché si trattava di uno scontro diretto, ancora più amarezza per aver perso davanti ad un ...
Leggi tutto

CALCIO  |  LETTO 897  
L’Acri perde la testa della classifica
Nella partita più importante di questa prima fase del campionato, i rossoneri offrono una prestazione incolore. Contro il Kratos Bisignano, difatti, Marano e compagni hanno impressionato negativamente ...
Leggi tutto