STORIE Letto 1084  |    Stampa articolo

Santa Cecilia ed il Natale più lungo d'Europa

Foto © Acri In Rete
Gaia Bafaro
condividi su Facebook


Il 22 novembre si festeggia Santa Cecilia, ritenuta protettrice dei musicisti e dei cantanti. Si narra che la Santa si fosse convertita al Cristianesimo il giorno del suo matrimonio , quando, tra i canti pagani del banchetto di nozze, lei rivolgeva il cuore a Dio cantando ed inneggiando al Signore in modo che la sua anima potesse restare pura. Alla sua conversione seguirono quella del marito e del cognato che si occupavano della degna sepoltura dei cristiani opponendosi alla proibizione emanata dal giudice pagano Almachio, proprio per questo motivo, i due uomini vennero arrestati ed uccisi. Poco dopo venne fatta arrestare anche Santa Cecilia che fu condannata a bruciare sul rogo ma le fiamme sembravano non scalfirla mentre il suo canto si alzava a Dio. Fu per questo motivo condannata a morte per decapitazione, morì dopo tre giorni per le atroci ferite ma il boia non riuscì ad ucciderla sul momento. Fu papa Urbano I a concederle degna sepoltura nelle catacombe di San Callisto, in occasione dei restauri ordinati durante il Giubileo del 1600 il suo corpo venne ritrovato in un sarcofago in ottimo stato mentre emanava profumi di rose e di gigli. Si pensa che Santa Cecilia sia erroneamente associata agli strumenti musicali ed in particolare all’organo con cui viene spesso rappresentata. A causa di una errata traduzione dal latino si pensò all’organo che accompagnava il suo canto durante il banchetto nuziale ma, probabilmente , l’organo era lo strumento di tortura utilizzato nel momento del suo martirio. Proprio mentre veniva seviziata la Santa cantava in onore di Dio per infonderle forza e sopportare i tormenti. Il giorno dedicato a Santa Cecilia apre ufficialmente le festività natalizie a Taranto, per questo motivo è stato definito “il Natale più lungo d’Europa” poiché incomincia a novembre. Le zampogne all’alba suonano le Pastorali Natalizie, iniziando dalle 3.00 del mattino. Inoltre la processione segue Santa Cecilia per le vie della città e sui balconi, per il passaggio della sacra effigie, si friggono le “pettole” (frittelle). Anche sulle pettole nella loro versione dolce o salata aleggiano una serie di leggende. La prima racconta di una massaia che mentre stava impastando il pane, sentì il suono degli zampognari che suonano in onore di Santa Cecilia per le strade della città ed uscì, si rese conto al suo ritorno che l’impasto era troppo lievitato e, per questo motivo, lo frisse. Un’altra versione della leggenda vuole che Santa Elisabetta dimenticò l’impasto del pane chiacchierando con la Madonna e per questo motivo provò a friggerlo per non buttarlo.

PUBBLICATO 22/11/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 830  
Viabilità precaria e pericolosa in località Cotura
Lo stato di degrado in cui versa il tratto di strada in località Cotura (Acri) è inaccettabile e vergognoso. Questa strada collega Cotura a San Giacomo, ma è ormai divenuta un pericolo costante per ch ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 642  
L'arte del narrare...
L’arte del narrare, come tutti sappiamo, ha una varietà di generi e ogni narratore sceglie quello che gli è più congeniale. Il genere preferito dal sindaco Capalbo è quello della fantasia come si evin ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 503  
Città di Acri C5, ancora un prestigioso arrivo
Dopo la conferma del Bomber Antonio Gerbasi e del giovane talento Giuseppe Frassetti, nell’ottica della costruzione di una squadra che possa dare soddisfazioni ai propri tifosi, il Città di Acri C5 an ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1364  
Il fatto del giorno. Gravi disagi, disinteresse, irresponsabilità e indifferenza
Acri in rete è una testata nota anche per non voltarsi dall’altra parte, per sollevare questioni altrimenti sconosciute e per dare voce a chi patisce disservizi e disagi. Insomma, un’informazione libe ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1600  
Ad Acri c’è bisogno di rottamazione e sviluppo
Nei giorni scorsi,il sindaco Capalbo, attraverso il suo profilo Facebook ha pubblicato delle foto che ritraevano il corso principale della città, esaltando euforicamente il nulla,con conseguente reazi ...
Leggi tutto