Parchi eolici, minieolici, ambiente, territorio e cambi di prospettiva
Angelo Giovanni Cofone
Mercoledì scorso, durante l’ultimo consiglio comunale, si è discusso nuovamente del parco eolico che dovrebbe essere realizzato dall’Enel a Serra Crista (versante Vaccarizzo e San Cosmo Albanese), salvo veti posti dalla Regione Calabria ma non dalla attuale amministrazione Capalbo che ha già provveduto, con i soli voti della maggioranza, a revocare parzialmente una vecchia delibera della giunta Trematerra (la n. 43 del 29.10.2012) con la quale si faceva espresso divieto di realizzare in quell’area impianti del genere.
Tra coloro che votarono convintamente a favore di quella decisione nel 2012, oggi revocata, l’attuale sindaco Pino Capalbo, gli attuali assessori M. Bonacci e G. Maiorano ed il consigliere di maggioranza C. Manfredi. Nel corso dei miei interventi, ho più volte sottolineato e fatto presente l’inopportunità di questa opera sia per il rilevante impatto ambientale che avrebbe in quell’area (un’opera da 50 milioni di euro, di cui 11 milioni di soli lavori di movimento terra, per impiantare 5 torri, di più di 100 mt. di altezza l’una, con pale di diametro superiore a 50 mt.) sia per i discutibili vantaggi che ne deriverebbero alla comunità acrese (€ 700.000,00 una tantum con i quali l’Enel si impegnerebbe ad efficientare l’illuminazione pubblica del centro cittadino, con un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica di circa il 25-30% annuo). Ho inoltre evidenziato l’esiguità del bonus una tantum (700.000,00 euro) che, probabilmente, non darà la possibilità di efficientare nemmeno tutta le rete del centro città (vi sono tratti dove andrebbe ammodernata completamente l’intera linea, i cui cavi allo stato sono semplicemente interrati e coperti da coppi, oltre alla assoluta mancanza di pozzetti di ispezione e manutenzione) e la possibilità di partecipare ai progetti del PNRR al fine di reperire fondi ad hoc. Nel corso dei miei interventi ho anche fatto presente che le turbine eoliche impattano dal punto di vista ambientale sia per la loro realizzazione, utilizzando materie prime non rinnovabili, che per la produzione non indifferente di CO2 per essere realizzate, tant’è che già quattro stati dell’Unione Europea (Germania, Austria, Finlandia e Paesi Bassi) hanno vietato il deposito in discarica delle pale eoliche in previsione del fatto che entro il 2050 ben 43 milioni di tonnellate di materiale proveniente dall’industria eolica dovranno essere inserite all’interno di percorsi specifici di smaltimento (altro che energia green e rinnovabile !). Il sindaco e la maggioranza, accusandomi di fare disinformazione e diffondere paure prive di fondamento nei cittadini, hanno ribadito la volontà e determinazione nel portare avanti il progetto del parco eolico poiché, a loro dire, Acri non si può più permettere il lusso di perdere altre occasioni di sviluppo del territorio ed io gli ho rappresentato la necessità di coinvolgere l’intera città attraverso l’uso del referendum cittadino, trattandosi di una decisione di grande portata che riguarderà inevitabilmente anche le future generazioni. Ma il vero dato sorprendente emerso nell’ultima assise è che, mentre da tempo la discussione politica è incentrata sulla possibile realizzazione del parco eolico in zona Crista, un minieolico è già in fase di realizzazione in località Serra La Capra (zona Croce di Greca), in piena area MAB ed al confine col Parco Nazionale della Sila. I lavori, il cui ammontare complessivo si aggira intorno ai 500.000,00 euro, sono stati iniziati in data 27 marzo scorso e la notifica preliminare al loro avvio è stata inviata ai competenti uffici comunali in data 15 marzo u.s.. Tutto nel più assoluto silenzio da parte di chi ci amministra ! Si dovrebbe trattare (uso il condizionale in attesa di ricevere l’intera documentazione in veste di consigliere comunale) di un minieolico di 4-5 torri, dell’altezza di circa 50-60 mt. di altezza e con un diametro del rotore delle pale di circa 30-40 mt., il cui permesso di costruire è stato rilasciato dagli uffici comunali nel lontano 2021. Si tratta di impianti per la cui realizzazione non sono richieste autorizzazioni particolari in quanto è prevista una procedura abilitativa semplificata (PAS) introdotta con D. Lg.vo n. 28/2011. Tale procedura semplificata, per questo tipo di impianti, non impone il rispetto delle linee guida Ministeriali del settore - D.M. 10.9.2010 - né prescrive l’iter amministrativo previsto dalla procedura di autorizzazione unica di cui all’art. 12 del D. Lg.vo n. 387/2033 (normative sicuramente più garantiste per la tutela dell’ambiente e dei territori interessati dalla realizzazione di queste opere), è sufficiente un semplice nulla osta rilasciato dal Responsabile del settore interessato (nel caso si specie Urbanistica ed Attività Produttive). Si comprende bene, perciò, come nell’ambito della PAS rivesta un ruolo determinate l’assenso dato dal responsabile del competente ufficio comunale il quale si dovrà necessariamente uniformare all’indirizzo politico dettato dall’amministrazione in carica in quella determinata materia ! Ergo, non raccontateci fandonie, l’amministrazione Capalbo ha deciso di puntare ed investire sugli impianti eolici già dall’anno 2021 e nonostante ciò non ha informato la città né ha menzionato una sola volta la frase “parco eolico” nel programma politico presentato agli elettori alle ultime amministrative dello scorso anno. Il committente del mini parco eolico in località Serra La Capra è la Società Ewind 30 Srl, costituita nel 2020 e con sede in Lombardia, e sembra che il terreno su cui si sta realizzando l’impianto, che dovrebbe essere terminato nei prossimi 3 mesi, sia di un privato cittadino residente o domiciliato all’estero, dunque, di persona che, probabilmente, ha fittato la sua proprietà alla suddetta Società dietro corresponsione di un lauto canone annuo ovvero pluriennale. Da notizie ufficiose pervenutemi di recente, inoltre, sembra che in quell’area già da tempo si aggirano persone, non di certo disinteressate, che cercano di fare opera di convincimento nei confronti dei proprietari agrari della zona per impiantare questi cosiddetti impianti minieolici, proponendo la stipula di allettanti contratti di affitto dei terreni e pare che alcuni di essi abbiano già manifestato la loro volontà di voler aderire a questi progetti. Quindi, da qui a breve nella stessa area dovrebbero essere realizzati almeno altri 3 o quattro impianti di minieolico. Di tale circostanza (realizzazione in essere di un mini parco eolico in località Serra la Capra) sembra non fossero a conoscenza nemmeno alcuni colleghi consiglieri di maggioranza (?!?) ma, considerato tutto ciò, alcune delle domande che viene spontaneo porre all’amministrazione Pino Capalbo, e che in parte ho già posto nel corso dell’ultima assise comunale, sono le seguenti: davvero volete trasformare l’area di Croce di Greca, al confine col Parco Nazionale della Sila ed in piena area MAB, in zona destinata alla realizzazione di tanti mini parchi eolici ? Possibile che nel mentre si discute sulla opportunità di realizzare un parco eolico in zona Crista sia passato in assoluto silenzio l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto minieolico in località Serra la Capra ? Siete sicuri che questo parco mini eolico non sia in contrasto con quella vecchia delibera della Giunta Trematerra del 2012 (revocata solo per la zona di Serra Crista) che fa espresso divieto di realizzare impianti eolici (di qualsivoglia genere) nelle aree del territorio comunale interessate da produzione agricole di qualità, biologiche e tradizionali ? In conclusione, poi, sarebbe interessante conoscere le motivazioni che hanno indotto il primo cittadino ad un radicale cambio di prospettiva sulla effettiva utilità dei parchi eolici. Difatti, in una interrogazione scritta del 2015 proposta dall’allora consigliere di minoranza Pino Capalbo all’allora sindaco Tenuta, questi si schierava apertamente contro la realizzazione degli impianti eolici sul territorio comunale perché, a suo dire, vantaggiosi solo per gli interessi privati e non ipotizzabili in assenza del nuovo PSC e di un piano energetico comunale. Ebbene, sulla scorta di quali nuovi elementi avrebbe cambiato idea in merito, considerato che per quanto concerne il nuovo PSC siamo ancora all’anno zero e che non v’è traccia di alcun piano energetico comunale ? Oltretutto, come già sottolineato, nel suo ultimo programma elettorale i parchi eolici non vengono menzionati nemmeno una volta né, pare (salvo essere smentito), che nel corso dei suoi comizi elettorali in giro per il territorio abbia mai parlato di mini parchi eolici con progetti già approvati in località Serra La Capra. Come rappresentante in consiglio della coalizione “Alternativa per Acri” farò tutto ciò che è nelle mie prerogative al fine di tutelare le bellezze e peculiarità del nostro territorio, specie ove si cerchi di snaturarlo a vantaggio di meri interessi privati come nel caso dei mini parchi eolici. |
PUBBLICATO 01/05/2023 | © Riproduzione Riservata
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